Le tre donne del cinema scientifico

Il Maremma Doc, il primo festival di cinema documentario e scientificoitaliano, si chiude in questi giorni a Pitigliano con un notevole successo di pubblico. I film presentati, vincitori a loro volta di festival internazionali del film scientifico, sono caratterizzati da un grande spirito di ricerca sullinguaggio espressivo del documentario tout-court. Infatti la proposta delfestival è quella di superare le tradizionali divisioni in generi trascientifico, etnografico, archeologico, reportage di viaggio o di attualitàe così via, per arrivare ad una definizione del documentario come variante”scientifica” del cinema.

Per Galileo ne parlano tre donne, figure fondamentali della comunicazione scientifica internazionale: Annick Demeule, responsabile del centro audiovisivo del Cnrs Image et Science e promotrice dei Rencontres Internationales de l’Audiovisuel scientifique, Jane Krish di Wildscreen International (GB), e Mary Ford direttrice del Jackson Hole Wildfilm festival (Usa). Annick Demeule, che ha avuto come maestro Jean Rouch (il “padre” del documentario), ha iniziato al Cnrs(Centre National de la Recherche Scientifique) per dedicarsi dopo 15 anni solo alla ricerca e alla produzione di documentari scientifici.”Hocapito che il miglior modo di superare gli ostacoli della politicaculturale francese era quello di organizzare un festival del cinemascientifico che permettesse di raggiungere il maggior numero di persone e allo stessotempo di liberare la scienza dal ghetto di “cultura a parte”. Ogni anno ai Rencontres Internationales de l’Audiovisuel scientifique-Image et Science”, continua Annick Demeule, “vengono presentati 200 film sia di registi-scienziati che di nuoviautori. Il premio più significativo è il “Jules Verne” assegnato a queiproduttori televisivi che dimostrano di seguire una politica culturaleattenta alla scienza, intesa come parte integrante della cultura.Attualmente mi sto occupando della promozione di una serie di programmitelevisivi su invito del Ministro della Ricerca scientifica francese e delMinistro della Comunicazione”.

Il Wildscreen festival, uno dei colossi del cinema naturalistico, parla per voce di Jane Krish,l’accounter, che ora si sta occupando della realizzazione di un grandearchivio elettronico di tutte le specie viventi che si chiamerà “Ark ive”dall’arca di Noé e che sarà accessibile in rete dal 2000. Dal 1982 la Bbc eSurvival Anglia insieme al Wwf presentano a Bristol con il nome diWildscreen i film naturalistici più significativi in campo internazionale.La società nasce come ente morale per la promozione dell’educazione e delrispetto dell’ambiente. “L’uomo non può separarsi dall’ambiente in cuivive, se lo conosce lo rispetterà e lo amerà come se stesso”, afferma lasignora Krish, sottolineando che la politica culturaledel proprio paese, nonostante i recenti tagli economici, ha sempre datoampio spazio alla divulgazione scientifica. “Wildscreencerca di perfezionare il criterio di scelta del film, dando sempre piùattenzione all’”integrità scientifica” dell’opera, ma accogliendo anche gliartifici tecnici, importanti per quel mezzo espressivo che è ilcinema”.

Mary Ford, è direttrice di uno dei più importanti festival mondiali di storia naturale degli Stati Uniti: ilfestival di Jackson Hole, che si svolge nel suggestivo scenario del parco di Jellowstone nello stato del Wyoming. A Pitiglianoha presentato il film vincitore dell’anno scorso: Life in the Freezer Big Freeze” di Martha Holmes, prodotto dalla Bbc. Novanta minuti di immaginiuniche e spettacolari dell’Antartide. Per due anni David Attenborough e latroupe del film, nel loro viaggio dall’isola della Georgia hanno affrontato condizioni ambientalidifficilissime, con temperature inferiori ai -60°, per realizzare questofilm. “Dai 140 film del 1991, anno di nascita del festival, siamo arrivati a 400 film e 500 delegati da tutto il mondo, trascienziati, registi e cultori del genere. Non usiamo la pubblicità perfarci conoscere ma solo la qualità dei film che proponiamo. E il successonon si è fatto aspettare. Ci autofinanziamo e siamo sostenuti da “big” comeNational Geographics, Bbc, Canal Plus. Il nostro scopo è quello di ampliareil festival a seminari, sale di visione, forum e altro ancora. Insomma, una grande kermesse del cinema scientifico”.

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