Nuovo salto di energia per il Lep

All’alba di sabato 19 ottobre, i fasci di elettroni e positroni del Lep (Large Electron Positron collider del Cern di Ginevra) hanno raggiunto per la prima volta l’energia di 86 Gigaelettronvolt (GeV). E’ un record mondiale per un acceleratore di questo tipo, che migliora il suo precedente primato di 80,5 GeV. L’impresa è stata possibile grazie ai lavori eseguiti sul Lep durante l’estate. Sono state aggiunte 32 cavità superconduttrici, i veri e propri “motori” dell’acceleratore, che hanno portato il voltaggio nelle cavità di accelerazione a radiofrequenza a circa 400 milioni di Volt. Ora il Lep ha 120 cavità tradizionali di rame e 176 cavità superconduttrici, il cui potere complessivo di accelerazione è di 2 miliardi di Volt.Il Lep è stato inaugurato nel 1989. All’inizio le particelle raggiungevano la “modesta” energia di 45 GeV per fascio. Dopo 7 anni di pieno successo scientifico, sono iniziati i lavori per aumentare le sue prestazioni. Dal 1995, dopo l’aggiunta delle prime cavità superconduttrici, il Lep è diventato Lep2. Le nuove cavità sono estremamente complicate e delicate dal punto di vista tecnologico. Dopo la loro installazione è stato necessario collaudare accuratamente le strutture a radiofrequenza e gli impianti criogenici per garantire le condizioni ideali alla collisione dei fasci.Grazie alla collaborazione di centinaia di fisici provenienti da tutto il mondo e al rinnovato Lep2, da oggi sarà possibile procedere a uno studio sistematico delle particelle W+ e W- e verificare il Modello standard con una precisione mai raggiunta finora.Ma il potenziamento del gioiello del Cern non è ancora finito. A partire da dicembre fino all’aprile del prossimo anno, altre 34 cavità in rame, di “vecchia” generazione, verranno sostituite e saranno aggiunte 64 nuove cavità superconduttrici. Al termine dei lavori il voltaggio complessivo raggiungerà i 2,5 miliardi di Volt e l’ energia per fascio toccherà i 94 GeV. Nel 1998 si compirà un altro passo, con l’ulteriore aggiunta di 32 cavità superconduttrici e la sostituzione di 34 cavità in rame, per raggiungere un voltaggio di 2,9 miliardi di Volt e un’energia per fascio di 96 GeV. Ogni passo aumenterà le potenziali capacità di scoperta dell’acceleratore.L’obiettivo è di analizzare il comportamento delle particelle intorno ai 100 GeV di energia. A quel punto il Lep2 sarà pronto per lasciare il posto all’Lhc (Large Hadron Collider), con cui ci si auspica di studiare la nuova fisica: la supersimmetria, la violazione della parità di carica e i possibili campi di Higgs.

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