Lune nuove per Urano

Rispetto alla sconfinata vastità dell’universo, il nostro sistema solare è un po’ come il giardino dietro casa. I nostri telescopi lo scrutano dasecoli, e le nostre sonde lo hanno esplorato con una certa frequenza. Eppure, anche questa piccola e familiare porzione del cosmo può riservare delle sorprese. Per esempio può rivelare l’esistenza di due “ospiti” che finora erano sfuggiti alle osservazioni degli astronomi. Come le due nuove lune scoperte a orbitare intorno a Urano, uno dei pianeti più esterni del sistema solare. L’annuncio della scoperta arriva da Brett Gladman dell’Università di Toronto, in Canada, e dai colleghi della Cornell University, che hanno pubblicato i loro risultati nelle pagine dell’ultimo numero di Nature.

Sebbene gli scienziati li chiamino “lune”, i due nuovi satelliti sono tuttavia piuttosto diversi dalla nostra Luna o da quelle più grandi di Giove. Intanto sono molto più piccoli: una stima approssimativa dei loro raggi fornisce infatti valori rispettivamente di 30 e 60 chilometri, contro i 1740 circa della Luna. E mentre il nostro satellite segue un’orbita regolare, quasi perfettamente circolare intorno alla Terra e a una distanza media di circa 400 mila chilometri, le lune di Urano appena scoperte percorrono orbite estremamente irregolari, molto ellittiche e inclinate, distanti tra i 6 e gli 8 milioni di chilometri dal pianeta.

Non è la prima volta che si osservano questi satelliti “irregolari”: se ne conoscono già otto di Giove e anche gli altri pianeti più esterni del sistema solare, Saturno e Nettuno, ne hanno almeno uno a testa. Solo Urano sembrava trasgredire questa regola, ma dopo la scoperta dei due nuovi oggetti si può parlare di un’architettura comune a tutti i pianeti giganti che orbitano intorno al Sole. Un anello di frammenti solidi nelle immediate vicinanze del pianeta, di seguito grandi lune “regolari” su traiettorie quasi circolari e infine, molto distanti dal pianeta, uno o più satelliti “irregolari” che percorrono orbite fortemente ellittiche.

Le due lune di Urano sono i satelliti meno luminosi mai visti finora dalla Terra. L’ultima osservazione di un satellite irregolare avvenne nel 1974, con la scoperta di Leda, una delle lune di Giove. Ma da allora i limiti tecnologici non hanno permesso ulteriori scoperte. Oggi invece, utilizzando una speciale telecamera montata sul telescopio Hale dell’osservatorio di Palomar, è stato possibile vedere anche oggetti che riflettono una luce tanto debole come i due satelliti. Per ora, in attesa che qualcuno trovi dei nomi più poetici, a questi nuovi abitanti del sistema solare sono stati assegnati i nomi in codice S/1997 U1 e S/1997 U2. Gli astronomi li hanno scoperti confrontando diverse fotografie di Urano scattate a un’ora di distanza l’una dall’altra. Gli oggetti che si erano mossi rispetto allo sfondo delle stelle fisse sono stati confrontati con i quindici satelliti del pianeta già noti, ed ecco spuntare i due nuovi puntini leggermente sfuocati. Successive osservazioni effettuate con i telescopi delle isole Hawai e del New Mexico hanno poi confermato la scoperta.

Dalle immagini non è possibile risalire alla forma dei nuovi satelliti, occorrerebbe infatti capire come ruotano nello spazio, e servirebbe una missione spaziale per studiarli in maggior dettaglio. Nonostante questo Joseph Burns della Cornell University sostiene che “i satelliti hanno probabilmente una forma irregolare, piuttosto che sferica”. Infatti si sospetta che le due piccole lune siano frammenti di una nube interplanetaria, ai limiti del Sistema solare, catturati dalla forza gravitazionale di Urano. U1 e U2 mostrano infatti alcune caratteristiche simili a quelle dei frammenti che costituiscono la cosiddetta fascia di Kuiper, una regione di piccoli oggetti rocciosi posta all’esterno dell’orbita di Nettuno. Probabilmente le due lune sono state catturate da Urano immediatamente dopo la sua formazione, ecco perché lo studio delle loro proprietà fisiche potrebbe fornire ulteriori conoscenze sulle condizioni del sistema solare al momento della sua formazione.

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