Nutrizione artificiale, no grazie

Nove lettori su dieci (90,13 per cento), tra quanti hanno risposto al sondaggio di Galileo, ritengono che la nutrizione artificiale e l’idratazione artificiale siano a tutti gli effetti atti medici. E che dunque, in quanto tali, possano essere rifiutati dal paziente. Secondo il disegno di legge che verrà discusso alla Camera, invece, questi trattamenti non possono essere oggetto di Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Solo il 6,26 per cento di chi ha risposto al nostro sondaggio (527 lettori) ritiene che si tratti di semplice sostegno vitale, e che dunque non sia possibile rifiutare l’intervento del medico in questo senso. Secondo il 3,61 per cento, invece, non è compito di una legge occuparsi di questi temi, che devono invece essere gestiti all’interno del normale rapporto di fiducia tra un malato e il suo medico.

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