Il Dna “illegale” dei farmaci tradizionali cinesi

Questa volta sotto il microscopio degli scienziati sono finiti alcuni prodotti della medicina tradizionale cinese. E il loro Dna ha mostrato numerose irregolarità: da composti potenzialmente tossici o allergenici a ingredienti proibiti al commercio. A fare le pulci al genoma di alcune specie vegetali e animali contenute nei farmaci orientali sono stati i ricercatori dell’Università di Murdoch, Australia, in uno studio pubblicato su PLoS Genetics.

La medicina tradizionale cinese (MTC), annoverata tra i metodi di cura “non convenzionali”, vanta una tradizione lunga e radicata e propone ricette complesse e a volte discutibili dal punto di vista della trasparenza, soprattutto perché spesso, spiegano i ricercatori, quanto scritto sulle etichette non corrisponde al contenuto reale del trattamento. “Il giro di affari questi prodotti raggiunge le centinaia di milioni di dollari ogni anno e le esportazioni verso i paesi occidentali crescono esponenzialmente. Diventa quindi sempre più importante che i consumatori siano ben informati sui risvolti legali e di sicurezza sanitaria, prima di adottare questi rimedi”, commenta Mike Bunce, primo autore della ricerca.

Fino ad ora, tracciare l’origine biologica degli ingredienti di un medicinale della MTC era reso complicato dalla lavorazione in forma di polveri e compresse. Per aggirare l’ostacolo e verificare la composizione di questi farmaci, i ricercatori ne hanno analizzato il Dna, sfruttando una tecnica di sequenziamento ad alto rendimento (high throughput sequencing): usando questo approccio si è in grado di analizzare in simultaneo un gran numero di sequenze, abbassando i costi di laboratorio e  isolando i diversi profili genetici anche nelle misture più ingarbugliate. I ricercatori si sono concentrati soprattutto sul materiale genetico ottenibile da cloroplasti e mitocontri (particolari organelli cellulari di piante e animali dove viene prodotta l’energia necessaria alla cellula)

Dal sequenziamento dei campioni – 15 in totale – i ricercatori hanno ottenuto 49mila sequenze rispondenti ai profili di 68 famiglie di piante, tra cui i generi erbacei e arbustivi Ephedra e Asarum, che se assunte in quantità eccessive sono tossiche. Tuttavia, nessuna confezione tra quelle esaminate riportava la loro concentrazione. Le analisi hanno anche rinvenuto tracce di specie animali protette, classificate come vulnerabili o a rischio di estinzione, come l’orso nero asiatico e l’antilope saiga. Anche una sola delle violazioni scoperte rende i farmaci illegali, precisa Megan Coghlan, coautrice dello studio.

Riferimento:PLoS Genetics doi:10.1371/journal.pgen.1002657

Credit immagine a Vilseskogen / Flickr

1 commento

  1. Firma per una Legge POPOLARE Sulle Medicine Non Convenzionali.

    Il percorso per il riconoscimento delle medicine non convenzionali ha seguito sino ad oggi un lungo iter parlamentare, senza giungere ancora alla creazione di un quadro normativo nazionale.

    Attualmente in Italia non è ancora giuridicamente riconosciuta la figura professionale del Naturopata e dell’operatore delle Discipline Bio-Naturali. Esistono solo delle leggi regionali.

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