Il più completo albero della vita degli uccelli

Quattro anni, 80 istituzioni e 28 articoli. Sono questi i numeri del più imponente progetto di sequenziamento del genoma degli uccelli mai effettuato. Centinaia di ricercatori di tutto il mondo hanno collaborato per riuscire ad avere un quadro più completo dell’evoluzione di questa classe di vertebrati e rispondere alle molte domande irrisolte ad essa legate. I risultati sono stati pubblicati su Science.

Dislocato in oltre 20 paesi, il team internazionale di ricerca ha sequenziato i genomi di 45 specie di volatili. Per ciascuna delle principali stirpi sono state effettuate approfondite analisi genetiche. L’enorme quantitativo di dati, una volta assemblati, ha dato vita al più completo albero filogenetico ornitologico ad oggi esistente. “Questo studio esamina le basi genetiche della biologia e dell’evoluzione degli uccelli, risolvendo i controversi legami tra i loro principali gruppi”, ha spiegato Laura Zahn, senior editor della rivista Science.

Molti i risultati ottenuti, da conferme su teorie dell’origine primordiale a scoperte sul perché di alcune loro caratteristiche morfologiche. Degli articoli pubblicati nel corso degli anni, una la domanda principale alla quale il progetto ha cercato di rispondere: come i moderni uccelli, la classe di vertebrati a quattro arti più ricca di specie esistente nel pianeta, si siano evoluti dall’estinzione di massa avvenuta nel Cretaceo-Paleocene circa 66 milioni di anni fa. In questa direzione, la ricerca, guidata tra i tanti autori da Guojie Zhang del Beijing Genomics Institute e la University of Copenhagen in Danimarca ha confermato la teoria secondo la quale gli uccelli si siano evoluti durante i 10-15 milioni di anni che seguirono l’estinzione dei dinosauri. Secondo le analisi condotte inoltre, il primo antenato comune ad alcune specie, come pappagalli, falchi e aquile, era un superpredatore, alla pari dei moderni leoni o orche assassine.

Grazie all’ingente quantità di dati è stato anche possibile comprendere a fondo come si siano differenziati i più ancestrali lignaggi o stirpi di uccelli e perché i loro genomi siano inferiori circa del 70% a quelli dei mammiferi. In uno degli articoli di punta del progetto, sono state persino individuate le regioni specifiche dei genomi che si sono conservate per oltre 100 milioni di anni.

Non solo. La ricerca ha mostrato anche come si siano evoluti nelle ere geologiche i cromosomi sessuali, la capacità di comunicazione vocale che caratterizza questa classe di vertebrati e la loro progressiva perdita di denti.

Comprendere come siano strutturati gli alberi filogenetici delle alcune classi di animali, come quello evidenziato dalla ricerca, è di estrema importanza per avere una visione completa di come tutte le specie animali si siano evolute, compresa la nostra. Come affermano infatti alcuni degli autori della ricerca “lo studio di un’importante classe di vertebrati evidenzia la promessa futura di genomica comparativa su larga scala e speriamo ponga le basi per un approccio per il sequenziamento e l’analisi di molti altri genomi di uccelli e di altri vertebrati”.

Riferimenti: Doi: 10.1126/science.346.6215.1308

Credits immagine: Bill Gracey/Flickr CC

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here