Ecco 2004 BL86, l’asteroide che sfiorerà la Terra

Godiamoci lo spettacolo, perché non ne vedremo un altro del genere per i prossimi dodici anni. Oggi pomeriggio l’asteroide 2004 BL86 – una montagna larga più o meno 550 metri – passerà vicinissimo al nostro pianeta, portandosi a 1,2 milioni di chilometri, appena tre volte la distanza che ci separa dalla Luna: il rendez-vous è atteso per le 17.49 ora italiana. C’è poco da temere, comunque: la Nasa racconta che “l’oggetto non costituisce alcuna minaccia per la Terra, e rappresenta una rara opportunità per studiare gli asteroidi”. Gli astronomi si serviranno di due radar, la grande antenna di Goldstone, al Deep Space Network della Nasa in California, e quella dell’Arecibo Observatory in Portorico, per tracciare la traiettoria di BL86, osservare la sua superficie e cercare eventuali oggetti che vi orbitano intorno.

“Per oggetti così grandi e che passano così vicino alla Terra”, racconta Lance Benner, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa,“le osservazioni che siamo in grado di fare sono analoghe, in termini di accuratezza e quantità di dati, ai rilevamenti che eseguiamo dalle navicelle nello Spazio”. Le immagini in bianco e nero acquisite dai radar saranno utilissime per ricostruire l’orbita dell’asteroide e i suoi movimenti futuri. Perché, nonostante il passaggio di oggi sia sicuro, “è sempre meglio controllare dove potrebbe andare a finire domani”, racconta Benner. BL86, in base ai dati finora analizzati dagli scienziati, si muove a una velocità relativa alla Terra di 15,6 chilometri al secondo e lo vedremo spostarsi tra le costellazioni dell’Unicorno e dell’Idra, per poi salire verso la costellazione del Cancro.

I ricercatori si aspettano immagini con risoluzione spaziale dell’ordine di 4 metri per pixel, dalle quali sarà possibile comprendere la struttura superficiale dell’asteroide e, auspicabilmente, ricostruirne la forma per capire come ruota e se ha satelliti che vi orbitano attorno. Il 17% circa degli asteroidi delle dimensioni di BL86, dice Benner, tende infatti a portare con sé altre rocce più piccole.

I profani, invece, potranno seguire l’evento in diretta qui, grazie allo streaming messo a disposizione dal Virtual Telescope Project 2.0, con la telecronaca di Gianluca Masi, responsabile scientifico del progetto e curatore del Planetario di Roma. Appuntamento per le 20:30, quando l’asteroide si starà già allontanando dalla Terra ma sarà visibile sopra l’orizzonte italiano.

Credits immagine: Esa / P. Carril
Via: Wired.it

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