La Cina torna in orbita attorno alla Luna

Che nessuno riprovi a parlare di bufala. È tutto vero: una sonda cinese, lanciata quasi tre mesi fa per un volo di test in cui ha portato con sé una capsula per la raccolta e il rientro di campioni lunari, è tornata oggi a orbitare attorno al nostro satellite. Prosegue così la corsa di Pechino allo Spazio: il dragone, come vi avevamo raccontato, aveva già posto una pietra miliare all’esplorazione con lo storico allunaggio del dicembre 2013. Il modulo di servizio del volo di prova circumlunare, spiega l’Agenzia spaziale cinese, è arrivato in orbita attorno alla Luna questa settimana. La navicella vola su un’orbita di otto ore, ruotando a una distanza variabile tra 200 (nel punto più vicino) e 5.300 chilometri dal satellite.

L’ingegnere capo Zhou Jianlian, del Beijing Aerospace Control Center, spiega che il modulo è equipaggiato con un sistema di telecamere progettato per aiutare l’identificazione di futuri punti di atterraggio per la missione Chang’e 5, che dovrebbe riportare campioni lunari sulla Terra entro il 2017. “È stata la prima volta che un veicolo spaziale cinese raggiunge il punto L2 [uno dei punti dell’orbita in cui le forze gravitazionali di Terra e Luna si bilanciano, nda], e il modulo ha completato tre orbite passando per questo punto”, ha detto Zhao Wenbo, vice direttore della State Administration of Science, Technology and Industry for National Defense (Sastind). Secondo i controllori a terra, tutti i sistemi del sistema stanno funzionando alla perfezione. Se Chang’e 5 dovesse concludersi senza intoppi, la Cina procederà con l’obiettivo successivo: (ri)portare l’uomo sulla Luna entro il 2030. Staremo a vedere.

Credits immagine: China Space
Via: Wired.it

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