Un software che aiuta i chirurghi

Dare la possibilità ai chirurghi di consultare e manipolare le immagini diagnostiche dei pazienti in modalità touchless durante gli interventi. È possibile grazie a una tecnologia sviluppata all’inizio per i videogiochi, ©Kinect for Windows di Microsoft, che ha già dimostrato di poter essere utile in campo medico e che oggi, grazie alla collaborazione fra Proge-Software e il Campus Bio-Medico di Roma, si trasforma in una soluzione da usare nelle sale operatorie, il Surgery Touchless System.

Destinata alle aree sterili delle sale operatorie, STS permette di manipolare, ruotare, ingrandire e confrontare le immagini in alta definizione senza bisogno di alcuna interazione con le apparecchiature. È una soluzione cloud oriented: tutti i contenuti sono disponibili sul Cloud, con anche la possibilità di archiviazione su risorse locali. Il sistema è stato testato da chirurghi che operano in diverse aree mediche: chirurghi generali, ortopedici, ginecologi e cardiochirurghi. L’88% dei medici che lo hanno provato lo hanno giudicato utile in sala operatoria perché può ridurre i tempi delle operazioni e perché migliora la sicuerzza dei pazienti. Soprattutto quei professionisti che che operano a “cielo chiuso” (per esempio che eseguono laparoscopie) affermano che si tratta di uno strumento molto utile.

“L’idea alla base del sistema Surgery Touchless System (STS) è quella di consentire ai chirurghi di poter consultare le immagini diagnostiche durante un intervento operatorio senza l’ausilio di un assistente, consentendo in questo modo di superare le ambiguità linguistiche – ad esempio ‘ruota un poco a sinistra’ è una frase di non immediata esecuzione da parte dell’assistente – rendendo il tutto semplice ed intuitivo. A questo fine si è sviluppato un innovativo sistema di interpretazione dei gesti che facilita il riconoscimento dei comandi impartiti dal chirurgo mediante gesti naturali delle mani”, ha dichiarato Roberto Setola, direttore del Laboratorio Sistemi Complessi e Sicurezza dell’Università CAMPUS Bio-Medico di Roma.

La capacità del sistema di interpretare i gesti naturali è giudicata da circa l’80% degli sperimentatori adeguata per le funzionalità e per un suo uso durante un intervento chirurgico. La gestualità è naturale e di semplice acquisizione. Molto interessante è giudicata la possibilità di manipolare anche modelli 3D ricostruiti dalle immagini diagnostiche consentendo una esplorazione puntuale dei diversi dettagli. Per questo il Comitato Etico dell’Università Campus Bio-Medico ha deciso di portare questo sistema in sala operatoria.

Credits immagine: ProgeSoftware/YouTube

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