Tumori, guariscono sei italiani su dieci

Buone notizie sul fronte della lotta al cancro. L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) ha infatti presentato, nel corso del convegno Stato dell’oncologia in Italia, in programma alSenato, i dati relativi a guarigioni e sopravvivenza dei malati di tumore nel nostro paese. I numeri sono particolarmente incoraggianti: il 57% degli uomini e il 63% delle donne colpiti riescono a sconfiggere la malattia. E le guarigioni sono aumentate, rispettivamente, del 18% e del 10% in quindici anni (dal 1992 al 2007). Cifre che collocano l’Italia tra i primi paesi in Europa per numero di guarigioni. Sempre stando ai dati Aiom, i pazienti oncologici sono aumentati: erano 1,5 milioni negli anni novanta,2,5 milioni nel 2012 e circa 3 milioni nel 2014. Nel 2020 saranno 4,5 milioni, uno scenario “in rapida evoluzione” che necessita dunque di interventi sanitari tempestivi ed efficienti “perché il sistema sia in grado di rispondere alle esigenze di questi pazienti”, come puntualizza l’Aiom.

La sopravvivenza, dicono gli esperti, è particolarmente elevata dopo un quinquennio in tumori frequenti come quello del seno(87%), della prostata (91%) e del colon retto (64% per gli uomini, 63% per le donne). Assieme alle buone notizie, comunque, c’è anche qualche dato preoccupante: almeno il 15% degli esami, in particolare quelli radiologici, è improprio, e vi sono terapie di non comprovata efficacia che costano ogni anno 350 milioni di euro al Sistema sanitario nazionale. Per non parlare delle visite di controllo, che pesano per 400 milioni di euro l’anno. E ancora: leliste di attesa sono troppo lunghe, l’adesione ai programmi di screening è insufficiente, soprattutto al sud, e i percorsi terapeutici non sono uniformi nel paese. “Le esigenze oncologiche dei pazienti”, dichiara Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom,“stanno cambiando, e la presa in carico di queste persone richiede una risposta a 360 gradi da parte dei clinici e delle istituzioni”.

L’Aiom, a margine dei dati, sottolinea inoltre il fatto che “il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile”, se si segue un corretto stile di vita: anzitutto niente fumo (dato che il 30% dei tumori è correlato al consumo di tabacco, anche passivo) e poco alcol (il consumo di bevande alcoliche aumenta infatti il rischio di cancro del cavo orale, dell’esofago e della laringe, del fegato e dell’intestino). E poi seguire una dieta bilanciata, con apporto consistente di frutta verdura, praticare attività fisica ed evitare, se possibile, lampade abbronzanti ed eccessiva esposizione diretta alla luce solare.

Credits immagine: Università Campus Bio-Medico di Roma via Compfight cc
Via: Wired.it

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