Solitamente gialla-grigia, a volte rossa, raramente rosa e occasionalmente anche blu. Sì, la Luna ci mostrerà anche sempre la stessa faccia ma quanto a colori non c’è che da sbizzarrirsi. A parte il caratteristico giallo-grigio però e il rosso – la luna di sangue che abbiamo ammirato durante l’eclissi di aprile, dovuta alfiltro applicato dalla nostra atmosfera – il resto dei colori sono solo legati alle leggende e alle usanze popolari di battezzare le lune piene con diversi nomi. Così dopo la Luna di fragola dello scorso giugno (di fragola perché avviene in giugno, quando si raccoglie la maggior parte delle fragole, e non perché rosa) stasera è la notte della Blue moon (la Luna blu). Perché?
Ma va detto che probabilmente al mito della luna blu ha contribuito anche il fatto che talvolta la Luna può apparire effettivamente bluastra (con la luna extra questo però non c’entra nulla). La Nasa riporta infatti casi in cui il nostra satellite avrebbe assunto colori bluastri, come in seguito alla storica eruzione delKrakatoa alla fine del Diciannovesimo secolo, quando le polveri delle ceneri raggiungendo l’alta atmosfera contribuirono a velare di blu (e a volte di verde) la Luna (un effetto dovuto alla dispersione della luce rossa ad opera della particelle piccolissime intorno a 1 micron di diametro, diffuse nell’aria, che favoriscono il passaggio invece di altre lunghezze d’onda, colori). In tempi più recenti anche altri vulcani hanno tinto la Luna di blu (come il Monte St.Helens e El Chichon nel 1980 e nel 1983). Infine anche grossi incendi di foreste, con le particelle di cenere che emettono, possono causare lo stesso fenomeno. Eventi insomma tutt’altro che auspicabili, per cui se cercate una luna blu affidatevi a un filtro.
Via: Wired.it
Credits immagine: -Reji/Flickr CC