Perché abbiamo bisogno delle biobanche

L’European Platform for Translational Cancer Research è un progetto fondato dalla Commissione Europea che ha messo insieme 28 istituzioni che effettuano studi sul cancro, allo scopo di promuovere la collaborazione. Inclusa nel programma c’è anche la creazione di biobanche (EurocanPlatform Biobanking, EPB), ovvero raccolte di campioni biologici, in questo caso tessuti umani, e dei relativi dati, che possono essere usati per attività di ricerca. Ma perchè la circolazione di campioni umani è così importante per la scienza?

La ricerca traslazionale, ovvero quella branca della ricerca che permette di portare le scoperte scientifiche dal bancone di un laboratorio al letto del paziente, si basa proprio sulla possibilità di reperire materiale biologico umano e dati clinici. Ma nonostante la presenza di iniziative internazionali per facilitarne lo scambio, questa fondamentale condivisione resta difficile a causa di vincoli tecnici e fattori siocio-psicologici.

In un articolo pubblicato su Science Translational Medicine, alcuni degli scienziati e dei medici coinvolti nel progetto EurocanPlatform Biobanking hanno analizzato i vantaggi derivati dalla creazione del consorzio EPB. Proprio per ribadire l’importanza delle biobanche.

La capacità di condividere e far circolare campioni umani è innanzitutto in grado di stimolare nuove opportunità di ricerca per le cura dei pazienti, e di far progredire gli studi già in atto. Dalla collaborazione possono scaturire brevetti, una formazione più efficiente del personale addetto alla manipolazione dei tessuti e la condivisione di competenze e risultati. Tutto questo ha inoltre permesso, nella rete EPB, di ammortizzare le spese dovute al mantenimento dei campioni. Il costo di conservazione di ogni singolo campione si abbassa infatti con l’aumentare del numero complessivo degli stessi: questo è un altro enorme vantaggio che deriva dalla creazione delle biobanche.

La conservazione nelle biobanche, inoltre, permette di sottoporre il materiale biologico a controlli di qualità standardizzati, e ciò garantisce una migliore qualità dei campioni condivisi, oltre che una maggior competenza del personale impegnato nelle fasi di manipolazione, raccolta e distrubuzione ai laboratori richiedenti.

Infine, sottolineano gli autori dell’articolo, nel progetto EPB particolare sensibilità viene riservata alle questioni etiche: è necessario fornire al paziente che decide di donare i suoi tessuti le giuste informazioni riguardo la privacy e l’utilità del suo gesto. Il successo della medicina traslazionale ha come fine ultimo proprio la cura dei malati: anche se i benefici spesso non sono diretti, attraverso ogni prelievo sarà possibile fare molti studi sul cancro. Grazie alle biobanche questo sarà possibile in tantissimi laboratori in tutto il mondo.

Riferimenti: Science Translational Medicine Doi: 10.1126/scitranslmed.3009279

Credits immagine: ZEISS Microscopy/Flickr CC

 

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