New Horizons, la missione si spinge oltre Plutone

La sonda New Horizons si prepara alla prossima destinazione. La navicella della Nasa, protagonista dello storico incontro con Plutone, lo scorso 14 luglio – incontro che ci ha restituito una visione come mai prima del pianeta nano ai confini del Sistema solare – sarebbe infatti ora diretta verso un piccolo oggetto della Fascia di Kuiper, 2014 MU69, che si trova a circa a un miliardo di miglia oltre Plutone.

New Horizons (che di km ne ha già fatti 5 miliardi) ci permetterà quindi di dare un ulteriore sguardo su regioni inesplorate del Sistema solare. Quella identificata però è ancora per ora una meta potenziale, precisano dalla Nasa, che dovrà essere confermata ufficialmente dopo un’attenta valutazione sull’estensione della missione.

Se l’estensione verrà confermata, New Horizons potrebbe raggiungere il suo nuovo target a gennaio del 2019, dopo una serie di manovre che dovrebbero essere compiute tra ottobre e novembre per risparmiare il carburante rimasto e ridurre i rischi per la navicella.

Proprio la questione carburante è tra le più delicate per la valutazione del prossimo target della sonda, e 2014 MU69 sembrerebbe il candidato ideale perché raggiungerlo costerebbe relativamente poco, lasciandone da parte altro carburante per un eventuale flyby sull’oggetto ed eventuali imprevisti.

Il viaggio verso la Fascia di Kuiper – un insieme di cosiddetti corpi minori ghiacciati, di cui lo stesso Plutone fa parte – era già previsto dalla missione originale in realtà, e il carico extra del carburante idrazina, il design del sistema di alimentazione e comunicazione della navicella sono stati progettati per operare per molti anni e ben oltre il pianeta nano raggiunto a luglio.

Sulla potenziale meta della sonda, identificata anche grazie alla collaborazione di Hubble e telescopi a Terra, che hanno cercato tra i tanti oggetti della Fascia di Kuiper quelli più facilmente raggiungibili, sappiamo che ha una dimensione di circa 45 km di diametro: molto più grande delle comuni comete (sia per dimensioni che per massa) ma molto più piccolo di Plutone (che ha un diametro di circa 2370 km). Sbirciare tra gli oggetti della Fascia di Kuiper è interessante perché questi sassolini sono campioni congelati provenienti dal Sistema solare primordiale (nato circa 4,6 miliardi di anni fa). Come dire: guardiamo indietro, molto indietro nel tempo.

Via: Wired.it

Credits immagine:

NASA/JHUAPL/SwRI/Alex Parker

 

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