Un test del sangue per trovare precocemente i tumori?

L’azienda Illumina, che si occupa di analisi del dna, ha annunciato la nascita di una nuova startup: si chiamerà Grail e avrà l’ambizioso (e discusso) scopo di mettere a punto un test per rivelare diversi tipi di cancro. Prima che si manifestino, a partire solo dall’analisi del dna da un campione di sangue.

Di per sé l’idea della biopsia liquida – come spesso ci si riferisce al tipo di analisi – non è nuova. Finora però era stata pensata soprattutto per analizzare l’andamento delle terapie oncologiche, in pazienti quindi che avevano già avuto diagnosi di cancro e per testare l’insorgenza di mutazioni che conferivano resistenza ai trattamenti. L’idea di Grail – finanziata da Sutter Hill Ventures, Arch Ventures, Bezos Expeditions di Jeff Bezos e Bill Gates, riferisce Forbes – è invece quella di puntare all’identificazione di forme cancerose senza sintomi, andando alla ricerca nel sangue di frammenti di dna tumorale rilasciati dal cancro. Lo scopo, ovviamente, è quello di identificare precocemente un tumore, nell’assunto che prima lo si trovi meglio è per iniziare i trattamenti (sebbene sull’efficacia degli screening precoci per tutti i tipi di cancro non ci sia affatto consenso unanime nella comunità scientifica).

In realtà la Pathway Genomics ha già lanciato qualcosa di simile, ma lo scorso settembre l’Fda ha ammonito l’azienda dichiarando che sulla base della revisione dei materiali promozionali e dei paper citati, i test offerti sono ad alto rischio e non hanno ricevuto un’adeguata validazione clinica. Non solo: potrebbero mettere a rischio la salute pubblica (soprattutto per le modalità di distribuzione, direttamente al consumatore, sebbene con intercessione di un team medico).

Le modalità di distribuzione del test di Grail non sono ancora chiare, ma l’azienda ha intenzione di evitare quanto accaduto ai concorrenti interpellando l’Fda in merito alle evidenze richieste e di validare il test attraverso grandi trial clinici per dimostrare quanto sia possibile identificare precocemente il cancro attraverso analisi del dna. Per questo il test potrebbe essere pronto realisticamente per il 2019 e costare intorno ai 500 dollari, ha spiegato il Ceo di Illumina Jay Flatley a Reuters.

La sfida lanciata (anche) da Illumina non è da poco e va ben oltre quella di dimostrare la validità del test di screening. Infatti “La parte più difficile non è solo quella di dimostare la capacità di indentificare il cancro precocemente”, ha commentato su Technology Review Leonard Lichtenfeld dell’American Cancer Society, “ma essere capaci di dire che questo tipo di conoscenza è significativa in termini di risultati. Non so più dire le volte che abbiam detto ‘tutto quello che dobbiamo fare è trovare precocemente ogni tipo di cancro e risolveremmo il problema’ ”. Bisogna pur sempre fare i conti anche con l’imprevidibilità dell’evoluzione di un quadro clinico e con gli effetti di terapie, spesso aggressive, nei confronti di un cancro appena percettibile, che non necessariamente avrebbe ucciso i pazienti.

Via: Wired.it

Credits immagine: Patrick Lauke/Flickr CC

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