L’influenza quest’anno arriva prima

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(Credits: David Mulder/Flickr CC)
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Viene dalla Libia, e sarà più minaccioso del previsto. Quest’anno, infatti, il nuovo virus dell’influenza, ceppo A/H3 e alcune sue mutazioni minacciano di mettere a letto sei milioni di italiani. L’influenza, inoltre, arriverà in anticipo e per questo “è più che mai necessario vaccinarsi presto”. È questo l’allarme lanciato dai medici di famiglia, riuniti a Chia Laguna per il Congresso nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg).

“A far prevedere un’ondata influenzale più pesante del solito sono due fattori”, spiega Tommasa Maio, Segretario nazionale Fimmg Continuità assistenziale. “Il primo è il largo anticipo con il quale quest’anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate. In secondo luogo, i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall’Istituto superiore di sanità, contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell’influenza.

Questo perché né i bambini, né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia”.

I sintomi sono più o meno i soliti: infezioni alla vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alle articolazioni. Disturbi che la scorsa stagione hanno fatto trascorrere in media sei giorni a letto a chi è stato colpito all’influenza. Ma che ogni anno, secondo secondo l’Istituto Superiore di Sanità, provocano la morte di 8mila persone per complicazioni come polmonite e broncopolmonite, soprattutto negli anziani. Dunque “quest’anno – continua Maio – è più che mai necessario vaccinarsi per tempo, soprattutto se si appartiene a una categoria a rischio: ultrasessantacinquenni, diabetici, immunodepressi, cardiopatici, malati oncologici, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza”.

Tuttavia le persone sane non si devono ritenere esonerate: il nuovo Calendario della vita, giunto ormai alla sua terza edizione e presentato la scorsa settimana da Fimmg, Federazione dei pediatri Fimp e Società di Igiene Siti, consiglia quest’anno la vaccinazione anche per le persone sane tra i 50 e i 60 anni, che a causa della mutazione del virus saranno a breve più colpite dall’influenza. Il vaccino è consigliato pure per i bambini sani, visto che l’influenza da 0 a 4 anni colpisce 10 volte più che tra gli anziani, ed 8 volte in più tra i 5 e i 14 anni.

Per le categorie a rischio il vaccino antinfluenzale è somministrato gratuitamente dai medici di famiglia nei loro studi. Il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è dalla metà di ottobre fino a fine dicembre. “Tutti i nostri iscritti sono impegnati a spiegare i propri assistiti, in particolare a quelli a rischio, l’importanza della vaccinazione di un virus troppe volte preso sottogamba, dimenticando che il 10% di chi è colpito dall’influenza di solito ha complicanze e che tra loro un altro 10% finisce in ospedale, mentre l’1% purtroppo non ce la fa”, ricorda Maio.

Secondo l’Iss, dopo anni di sempre maggiore copertura vaccinale, gli italiani che si immunizzano contro l’influenza sono oramai meno del 20% e tra gli anziani la percentuale è scesa dal 70 a meno del 50%. Colpa dei falsi allarmi sulle presunte contaminazioni di alcuni lotti due anni fa, ma soprattutto di bufale e falsi miti che sempre più frequentemente circolano su internet senza alcun controllo. Un’onda lunga di “anti-medicina” che i medici di famiglia della Fimmg si impegnano ora a contrastare, promuovendo non solo la campagna di immunizzazione contro l’influenza ma anche quella a favore delle altre vaccinazioni previste dal nuovo Piano nazionale vaccini recepito dai Lea, i nuovi livelli essenziali di assistenza, operativi tra poco più di un mese, dopo il parere non vincolate del Parlamento.

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