Tutta l’acqua che c’è su Cerere

Cerere

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Si chiama Cerere, ed è il più grande degli asteroidi che orbitano tra Marte e Giove, ritenuto (erroneamente) essere l’ottavo pianeta del Sistema solare prima della scoperta di Nettuno. Ora, due studi sembrano svelarne una caratteristica che potrebbe aiutare gli scienziati nella ricerca di acqua nel Sistema solare: diversi crateri nei pressi del polo Nord di Cerere, infatti, sembrano contenere enormi depositi di acqua ghiacciata.

L’ipotesi, apparsa su Nature Astronomy, è stata ricavata dai dati provenienti dalla sonda della missione Dawn della Nasa, che dal 2015 orbita intorno a Cerere. Da allora sono stati identificati ben 634 crateri sull’asteroide che non vedono mai la luce del sole e dieci di questi presentano dei depositi riflettenti nelle loro profondità: una caratteristica che ha fatto pensare subito alla presenza di ghiaccio. L’analisi spettroscopica ha confermato che in un cratere, in particolare, è presente acqua giacchiata nel fondo del cono, e ciò ha portato i ricercatori a pensare che ne esistano molti altri di questo tipo.

Gli astronomi ancora ignorano in che modo l’acqua abbia raggiunto l’asteroide, ma pensano che possa esser stata rilasciata dall’attività dei criovulcani, strutture geologiche che di solito eruttano acqua, metano o ammoniaca al posto della lava che caratterizza il vulcanismo dei pianeti terrestri. Un’altra ipotesi è che provenga dall’impatto di altri asteroidi sullo stesso Cerere.

La presenza di acqua su Cerere era già stata confermata nel 2014, ma un altro studio pubblicato di recente su Science suggerisce che la maggior parte di questa si trovi sotto forma di ghiaccio appena sotto la superficie del pianeta nano, in particolare nei pressi dei poli, dove costituisce circa il 30% dei depositi.

L’ipotesi trova ulteriore conferma dal fatto che è praticamente impossibile trovare acqua sulla superficie dell’asteroide: essendo privo di atmosfera, infatti, le temperature schizzano verso l’alto appena arriva la luce del sole. Ma nei crateri più profondi del polo nord di Cerere, dove la temperatura è di circa -165 °C a causa della mancanza di luce, l’acqua potrebbe trovarsi anche all’esterno, in fondo al cono del cratere.

I ricercatori sperano ora che simili depositi possano essere trovati anche nel polo Sud lunare. L’acqua potrebbe infatti tornare utile a future colonie umane presenti sul satellite, ma per ora sono solo state trovate tracce di idrogeno intrappolato tra le rocce.

Via: Wired.it

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