Perfecto e Virtuale: l’uomo vitruviano in 3D

    L’Uomo di Leonardo in 3D si presenta muscoloso, dal volto maschio e deciso, un vero macho, si direbbe con i parametri di oggi.

    A dare, per la prima volta, fattezze in tre dimensioni all’Uomo Vitruviano, disegno di culto di Leonardo, è il Centro Studi Vitruviani di Fano (Pesaro e Urbino), in collaborazione con La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed etnoantropologico per il Polo Museale della Città di Venezia.

    I risultati di questa ricerca sono al centro della mostra “Perfecto e Virtuale. L’Uomo Vitruviano di Leonardo” allestita sino al 6 gennaio, a Fano, nel Complesso rinascimentale di San Michele, curata da Annalisa Perissa Torrini, direttrice del gabinetto dei disegni (dove il disegno è conservato) del Polo museale veneziano e ideata e coordinata da Paolo Clini, Coordinatore scientifico del Centro Studi Vitruviani.

    Che non si tratti di un “giochetto” per informatici perditempo lo dimostrano i risultati visibili nella mostra marchigiana e l’interesse che il progetto sta riscuotendo nel mondo scientifico internazionale.

    Nell’esposizione al San Michele, il famoso foglio, canone rinascimentale della bellezza perfetta, si presenta ai visitatori in 3D per la prima volta. Una veste esclusiva e senza precedenti, abbinata a un innovativo sistema touch screen di visualizzazione che consente di entrare nel disegno fino al centesimo di millimetro e cogliere ogni più incredibile dettaglio non visibile a occhio nudo, andando al di là di quello che forse lo stesso Leonardo da Vinci poteva vedere. Come il tratto della matita e delle punte a secco, i segni e le incisioni sul foglio, il colore e la consistenza della carta in una visione 3D navigabile interattivamente di recto e verso. L’applicazione è stata realizzata, in collaborazione con il Centro Studi Vitruviani di Fano e il Gabinetto dei disegni delle Gallerie dell’Accademia di Venezia diretto da Annalisa Perissa Torrini (curatrice della mostra) da Marco Gaiani e Fabrizio Ivan Apollonio (Alma Mater Studiorum Università di Bologna), Massimo Zancolich (TabulaRasa), Mirko Barone (3DXcite) con Paolo Clini e Gianni Plescia (Univpm Marche). Il modello tridimensionale del foglio in particolare è stato realizzato da Marco Gaiani su uno dei più avanzati software di modellazione e visualizzazione (Deltagen) messo appositamente a disposizione da 3DXcite per questa applicazione. Il foglio è così navigabile in modo interattivo, senza alcuna limitazione dovuta alle necessità di conservazione. Tale applicazione può costituire una possibile risposta alle sempre crescenti difficoltà di circolazione e divulgazione di opere delicate e che, come nel caso dell’Uomo di Leonardo, possono essere esposte solo ogni 5 anni, a fronte di continue richieste di musei di tutto il mondo.

    Tutto il contesto della mostra, allestita spazialmente ripercorrendo i segni principali del disegno leonardesco, scorre comunque sui binari della spettacolarizzazione, pur mantenendo la sua rigorosità scientifica. Superata la prima sala dell’esposizione, che ruota intorno al sofisticato touch screen per navigare il foglio dell’opera in 3D, gli occhi dei visitatori vengono subito catturati dalla piramide olografica dell’Uomo Vitruviano. Grazie a una tecnica teatrale chiamata “Pepper’s ghost” (utilizzata per la prima volta nella serie di Star Wars), l’opera leonardesca ruota a 360°, proiettando il disegno a grandezza originale (34 x 24 centimetri circa) e muovendosi a mezz’aria all’interno di una piramide mostrando diversi angoli di visione. Il divertimento e l’esplorazione delle proporzioni ideali continua con il mirroring interattivo, un gioco mimico che mette a confronto le forme di ogni visitatore con quelle dell’Uomo Vitruviano, con sistemi di natural interaction e computer vision appositamente sviluppati. Basterà salire su una pedana a pavimento per scoprire quanto ognuno di noi si avvicini alle misure della perfezione classica. Gli allestimenti tecnologici e le interfacce software per la piramide e il mirroring sono state realizzate da Eve spin off srl. L’uomo in 3d che fluttua nella campana è stato realizzato da Fabio Severini. Gli allestimenti sono stati curati dagli architetti Adriana Formatio e Anna Paola Pugnaloni.

    L’ingresso è libero
    Orari di apertura (fino al 6 gennaio 2015)
    Giorni feriali h. 17-19.30
    Sabato e domenica h. 10.30-12.30 / 17-19.30
    Mattina solo su prenotazione per scuole e gruppi.
    Lunedì chiuso
    (tel. 338.4234702 oppure 328.3790087)

    Organizzata da

    Il Centro Studi Vitruviani di Fano, il Dipartimento di Ingegneria civile edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e il Comune di Fano – Assessorato alla Cultura.

    In collaborazione con

    La Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico per il Polo museale di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare ed il Dipartimento di Architettura Alma Mater Studiorum dell’Università degli studi di Bologna.

    Con il patrocinio

    Del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, della Regione Marche e dell’Assemblea regionale delle Marche.

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