La stella che si finge variabile

    La stella RRLYR-02792 è precisa come un orologio svizzero: la sua luminosità aumenta e diminuisce con un ritmo estremamente regolare, proprio come fanno tutte le stelle variabili della cosiddetta classe RR Lyrae. È per questo che ha ingannato tutti gli astronomi che l’hanno studiata. Finora.

    Adesso, infatti, l’ha smascherata un team internazionale, tra cui figurano Giuseppe Bono dell’Università Tor Vergata e dell’Inaf–Osservatorio Astronomico di Roma, e Pier Giorgio Prada Moroni del dipartimento Enrico Fermi dell’Università e dell’Infn di Pisa. Gli studiosi hanno scoperto che la massa e l’età di RRLYR-02792 non è compatibile con quelle delle vere stelle variabili. Come si spiega, allora, la sua regolarità? Così: orbita attorno a una stella compagna e il loro piano si trova proprio sulla nostra traiettoria visiva. Il che genera delle eclissi periodiche.

    Ma le scoperte non si fermano qui: “Questo oggetto ci ha dimostrato l’esistenza di un nuovo canale per la produzione di strutture stellari che assomigliano alle stelle di piccola massa che bruciano elio, ma il cui destino evolutivo è quello di raffreddarsi come nane bianche con un nucleo di elio invece che con un nucleo di carbonio e ossigeno”, ha detto Bono a Media Inaf (qui l’intervista video).

    Nell’immagine: Rappresentazione artistica del sistema binario di RRLYR-02792. A destra, la stella e a sinistra la compagna che le sta succhiando materia (Credit: Janusz Boguc)

    Riferimento: “RR-Lyrae-type pulsations from a 0.26-solar-mass star in a binary system”; G. Pietrzyński, I. B. Thompson, W. Gieren, D. Graczyk, K. Stępień, G. Bono, P. G. Prada Moroni, B. Pilecki, A. Udalski, I. Soszyński, G. W. Preston, N. Nardetto, A. McWilliam, I. U. Roederer, M. Górski, P. Konorski & J.Storm; doi:10.1038/nature10966

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