Un premio alle celle solari italiane

    Usare la luce per creare la luce, ovvero come reagente fondamentale nella preparazione di celle fotovoltaiche a base organica (basate su materiali composti del carbonio). Questa è l’idea alla base di ExPhon, il progetto di Luca Beverina, ricercatore del dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca, che si è classificato al quarto posto nel Premio Cariplo “Ricerca di Frontiera”  e riceverà un finanziamento di 130 mila euro per trasformare l’idea in realtà.

    “L’uso della luce non solo per l’alimentazione di una cella fotovoltaica ma come vero e proprio strumento per la sua realizzazione è l’idea alla base di questo progetto”, ha spiegato Beverina in un’intervista video (vedi sopra). “L’obiettivo di questa ricerca è favorire l’industrializzazione di questa tecnologia e contribuire all’affermazione dei materiali organici nel fotovoltaico”.

    Con ExPhon (Exploitation of Self-Assembly and Photochemistry for the straightforward, low cost production of Nanostructured Organic Photovoltaic Devices), il ricercatore punta a migliorare il processo produttivo delle celle fotovoltaiche organiche sfruttando contemporaneamente due proprietà dei materiali organici: quella di auto assemblaggio e quella di reattività fotochimica. Usando la seconda per guidare la prima e ottenere il materiale più efficiente possibile.

    Se il ricercatore milanese, affiancato dal collega Riccardo Ruffo, dovesse riuscire nel suo intento, migliorerebbe l’efficienza di conversione dell’energia solare in energia elettrica delle celle organiche, ora attestata in torno al 10, riducendone i costi di produzione.

    Se avete ricerche e studi da segnalare alla redazione per la rubrica “Ricerca d’Italia” scrivete a redazione@galileonet.it

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