Censura sui dati scientifici

Nascondere le informazioni che potrebbero essere usate per costruire armi biologiche, anche se si tratta di una parte importante di un lavoro scientifico. E’ quanto ha suggerito recentemente l’Accademia Nazionale delle Scienze. Secondo l’agenzia governativa americana, infatti, alcuni dettagli contenuti nei lavori scientifici possono facilitare il lavoro di aspiranti terroristi. Come riportato sull’edizione di ieri del New York Times, la Società americana di microbiologia sta già cominciando a chiedere agli autori di non includere nei report dei lavori quelle informazioni che potrebbero essere utili ai terroristi. Il presidente della società Ronald Atlas ha aggiunto poi di aver ricevuto richieste di questo tipo da molti scienziati che lavorano per i laboratori governativi. Opposto il parere dei redattori delle maggiori riviste scientifiche, che sostengono la necessità di includere negli articoli tutti i particolari per la riproducibilità degli esperimenti. A questo proposito Donald Kennedy, redattore capo di Science, ha fatto notare che un provvedimento del genere può portare a una censura governativa sulle ricerche svolte nelle Università che, a loro volta, potrebbero decidere di non lavorare sotto condizioni e rifiutare i finanziamenti federali. (t.c.)

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