“No alla tortura degli elefanti”

Immobilizzati nelle gabbie e torturati con bastoni e uncini. Un addestramento crudele viene riservato ai cuccioli di elefante della Thailandia perché diventino “docili” accompagnatori turistici e bravi “attori” nei circhi. La denuncia arriva dalla Peta, la più grande associazione animalista al mondo, i cui attivisti hanno protestato questa mattina davanti alla sede dell’agenzia turistica thailandese a Roma, mostrando video shock sui metodi a cui i piccoli elefanti verrebbero sottoposti. “Cuccioli che, strappati a forza dalle loro madri, urlano e si dibattono, coperti di piaghe, mentre il pus esce dalle loro orecchie. Immobilizzati in gabbie di legno e legati con corde e cavi di acciaio mentre gli addestratori li pungolano con bastoni acuminati e li picchiano sulla testa con uncini”, così ha descritto le immagini Walter Caporale, rappresentante italiano dell’organizzazione. Gli animalisti hanno proposto il boicottaggio turistico mondiale della Thailandia, almeno fino a quando il governo non emanerà leggi di protezione in favore degli elefanti. A tale scopo è possibile inviare e-mail di protesta all’ambasciata tailandese in Italia: thai.em.rome@wind.it.net. (d.d.v.)

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