Buon compleanno SIF

La S.I.F. (Società Italiana di Fisica) ha cento anni. La società venne infatti costituita nel 1897, su iniziativa di un gruppo di docenti universitari “animati dal desiderio di stringere meglio i legami che uniscono i cultori delle scienze fisiche in Italia”. All’atto della costituzione, la Società contava 214 soci, equamente ripartiti tra accademici (praticamente la totalità dei professori universitari di fisica e fisica matematica del paese) e docenti di scuola secondaria. Tra i soci fondatori, e membri del primo Comitato Provvisorio, si trovano i migliori nomi della comunità scientifica nazionale (Battelli, Roiti, Blaserna, Righi, Beltrami): nel 1906 venne eletto alla Presidenza il fisico matematico Vito Volterra, probabilmente la figura di maggior prestigio internazionale della scienza italiana dell’epoca. A lui seguirono nell’incarico Augusto Righi, Antonio Garbasso e, per un lungo periodo a partire dal 1925, Quirino Majorana (zio del più celebre Ettore). La società assunse come proprio organo ufficiale “Il Nuovo Cimento”, una rivista che era stata fondata a Pisa nel 1855 da Matteucci e Piria e che, attraverso varie vicende, si era trasformata di fatto, da “Giornale di Fisica, di Chimica e delle loro applicazioni alla Medicina, alla Farmacia ed alle Arti Industriali”, in una rivista esclusivamente dedicata ad ospitare lavori di fisica e fisica matematica.La Società conobbe un periodo di crescita (e contribuì vivacemente al dibattito culturale) nei primi anni dalla fondazione: a partire dal 1907, quando su iniziativa di Volterra venne costituita la S.I.P.S. (Società Italiana per il Progresso delle Scienze), le riunioni della S.I.F. si tennero regolarmente all’interno dei congressi della nuova e più larga associazione, per favorire l’interazione dei fisici con gli altri componenti dela comunità scientifica del paese, e in particolare con i rappresentanti delle discipline contigue.La situazione cambiò dopo la prima Guerra mondiale. Nonostante l’intezione, espressa anche a norma di Statuto, di dedicare attenzione ai problemi dell’insegnamento della fisica nelle scuole, per coinvolgere nella vita associativa gli insegnanti delle secondarie, la Società registrò su questo fronte un sostanziale insuccesso: il numero di soci rimase stazionario (anzi calò leggermente: da 210 nel 1926 si passò a soli 177 nel 1939), la percentuale di professori universitari tese all’aumento, e il peso dell’associazione nel dibattito culturale- e nei nuovi progetti di riforma della scuola – si ridusse progressivamente nel corso del Ventennio. Inoltre, si registrò una progressiva perdita di prestigio del “Nuovo Cimento”, dovuta anche al fatto che i protagonisti di punta della ricerca in fisica degli anni Trenta (i membri dei gruppi di Roma e Firenze) preferirono affidare la comunicazione dei loro risultati a riviste che garantivano tempi di pubblicazione più rapidi, come l’organo del C.N.R. “La Ricerca Scientifica”. Nel 1942, nella riunione di Roma, iniziò la crisi: in seguito alle dimissioni di Majorana la Società venne praticamente, anche se non formalmente, disciolta.La riorganizzazione della S.I.F. avvenne negli anni del dopoguerra grazie all’opera di Gibelberto Bernardini e, in particolare, di Giovanni Polvani. Nella primavera del 1946 i fisici italiani si ritrovarono a Bologna, e la Società fu riconosciuta con Polvani presidente: si può dunque dire che la S.I.F. festeggia oggi, oltre che il proprio centenario, anche il cinquantenario della propria rinascita.Sotto la presidenza di Polvani la Società riprese rapidamente vitalità: si organizzarono congressi nazionali con regolare cadenza ogni anno, si partecipò a numerosi congressi internazionali di rilievo, e si riportò “Il Nuovo Cimento” al ruolo di importante rivista internazionale. Sull’esempio della Scuola di Fisica Teorica creata dai francesi a Les Houches nel 1951, la Società fondò nel 1953 la Scuola Internazionale di Fisica di Varenna, sul lago di Como, tuttora in attività come una delle più presatigiose scuole estive di fisica. Al “Nuovo Cimento” che rimane l’organo ufficiale dedicato ad accogliere i contributi di ricerca più significativi, si affiancarono altre pubblicazioni periodiche come “Il Giornale di Fisica”- più specificamente rivolto al mondo della scuola secondaria- e “Il Nuovo Saggiatore”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here