Dalla Nasa l’Internet superveloce

    La Rete è satura? Le linee sono lente e ci costringono a lunghe attese o impediscono l’uso di tecnologie avanzate già presenti sul mercato, come l’audio e il video? Non c’è da preoccuparsi, la parola d’ordine negli Usa è “faster” sempre più veloci. Sta infatti per partire la Next Generation Internet (Ngi), la generazione futura della rete, che potrà far fronte all’incremento esponenziale di utenti, connessioni ed impiego. Come ha detto Bill Clinton nel discorso sullo Stato dell’Unione, “ciò permetterà di collegare università, laboratori e altre organizzazioni in modo 1000 volte più veloce degli attuali standard, per sviluppare un nuovo modo per lavorare assieme”. L’Ngi – da non confondere con il cosiddetto “Internet II”, un consorzio di università americane per l’incremento delle connessioni per il solo mondo della ricerca e dell’educational, anch’esso fortemente promosso dall’amministrazione americana – è sviluppato dalla Nasa insieme a cinque altre agenzie federali, tra cui la National Science Foundation e il Darpa (Defence Advanced Research Project Agency), nomi noti nel mondo della telematica perché hanno costituito i più importanti capisaldi per lo sviluppo di Internet fin dai suoi esordi. Il progetto Ngi, che partirà a ottobre di quest’anno, riceverà dalla Nasa un finanziamento di 30 milioni di dollari per i prossimi tre anni. Si tratta di creare delle aree di gruppi regionali in connessione tra di loro che coinvolgono diverse organizzazioni tra enti governativi, università e imprese attigui per vicinanza geografica, che comunicheranno tra loro a velocità oggi impensabili. Nella grande area di San Fancisco, ad esempio, saranno collegate ad alta velocità l’Ames (Nasa) il laboratorio di Livermore, l’Università della California di San Francisco e la Stanford University. L’asse portante del progetto Ngi sarà la creazione di tanti “GigaPop”. Come ben sanno gli utenti di Internet, pop è l’acronimo di “point of presence” e indica i nodi di accesso locale, ad esempio i numeri, della nostra città o distretto telefonico, che normalmente chiamiamo per collegarci ad un provider dislocato in un’altra regione. E giga è una delle unità di misura per la velocità della trasmissione dati e sta per un miliardo di bits. Questo significa che con i gigapop la trasmissione dati avverrà ad una velocità di mille volte maggiore rispetto agli attuali modem dei computer casalinghi. Per capire come cambierà la performance di trasmissione di Internet basta pensare che l’attuale standard di connessione, chiamato T1, permette di inviare i dati a 1,5 Megabites per secondo. Quando la rete di Ngi diventerà operativa, lo standard salirà a 155 Megabites per secondo. L’obiettivo è quello di arrivare sino a 622Mbps, o, nella migliore delle ipotesi, fino a 2Gbps.

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