Un fisico per Presidente

E’ una vecchia conoscenza del Centro internazionale di fisica teorica diTrieste (Ictp) il nuovo Presidente dell’Albania, Rexhep Mejdani, eletto giovedì a grande maggioranza dal Parlamento di Tirana a sole 24 ore dalle dimissioni di Sali Berisha. Fisico di buona reputazione (ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni, alcune delle quali apparse sulla rivista americana “Science”), tra il 1987 e il 1996 Mejdani ha visitato una decina di volte all’Ictp per seguire corsi di fisica dello stato solido, di fisica delle alte energie, di fisica computazionale, con soggiorni di duratacompresa tra uno e tre mesi.

Felicissimo per la designazione di Mejdani è il direttore del Centrotriestino, Miguel Angel Virasoro: “E’ una ulteriore prova dell’importanza dell’Ictp nella formazione delle nuove classi dirigenti non solo in Asia,Africa e America Latina, ma anche nell’Europa centrale e orientale, dove la comunità scientifica vive spesso in situazioni finanziarie al limite dellasopravvivenza. Per questi scienziati il Centro di fisica teoricarappresenta un punto di riferimento prezioso per mantenersi al corrente con la scienza avanzata e per restare in contatto con i colleghi che lavorano in nazioni economicamente più fortunate”.

Rexhep Mejdani compirà 53 anni ad agosto, è sposato con un’insegnante di matematica, ha due figli e attualmente è docente di fisica all’Università di Tirana. Ma tra il 1973 e il 1976 ha studiato in Francia, dove nel 1984 ha ottenuto il dottorato in fisica dello stato solido e si è specializzato all’Università di Parigi-Orly, elaborando un modello per i cristalli liquidi. Tra i suoi interessi figurano anche la biofisica e la fisicamedica. Conosce varie lingue e ha vasta esperienza internazionale: oltreche a Trieste e in Francia ha soggiornato negli Stati Uniti, in Germania,Inghilterra, Romania e Grecia. In una recente intervista ha raccontato diguadagnare 130 dollari al mese per il suo incarico di insegnamento, ma di aver potuto beneficiare in questi anni dei contributi ottenuti in qualità di visiting professor da parte di università e centri di ricerca stranieri.

Catapultato l’anno scorso alla segreteria del Partito socialista, Mejdani èil classico intellettuale prestato alla politica. Uomo di grandeequilibrio, può rappresentare un taglio netto con il passato: non è maistato coinvolto né con il regime poliziesco e isolazionista di Enver Hoxha,né con i suoi successori Ramiz Alia e Sali Berisha. Accettando l’altacarica, Mejdani ha annunciato che metterà da parte ogni altro impegno e che intende essere il Presidente della riconciliazione nazionale. Compito certo non facile. I suoi avversari già lo accusano di essere un “burattino” nelle mani del capo del Partito socialista, l’economista Fatos Nano, incarcerato da Berisha nel ‘93, trionfatore nelle recenti elezioni politiche albanesi e ora nominato capo dal governo dallo stesso Mejdani al posto del dimissionario Bashkim Fino.

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