Il “chi è” della scienza

Il Ministero dell’università presenta la prima guida telematica ai ricercatori e ai laboratori italianiUno strumento di grande utilità che faciliterà non solo lo scambio di informazioni tra ricercatori, ma anche il dialogo e la collaborazione tra studiosi di discipline diverse. E’ questo l’ambizioso obiettivo che il Ministero dell’università e della ricerca scientifica si prefigge con la realizzazione del grande “Chi è” telematico della ricerca scientifica italiana, annunciato alcuni giorni fa dal sottosegretario Giuseppe Tognon.Parlare di “Chi è” è forse un po’ riduttivo, perché il nuovo progetto vuole essere molto più di un semplice indirizzario. La scheda-base dell’archivio che gli esperti del Murst stanno attualmente progettando conterrà infatti l’indirizzo di posta elettronica, l’elemento fondamentale che consentirà loro di comunicare in rete. Ma non solo. La scheda conterrà anche un breve profilo di ogni studioso con le pubblicazioni fondamentali, ed il link all’eventuale sito web personale. Saranno naturalmente i ricercatori stessi a predisporre il proprio profilo, e a suggerire alla redazione del “Chi è” le parole chiave valide per il motore di ricerca. Si intende realizzare dunque un sito estremamente dinamico e in continua evoluzione, che proprio i ricercatori contribuiranno ad arricchire nei contenuti e nella struttura.Ma in che modo l’archivio sarà in grado di offrire, come ha spiegato Tognon “una nuova opportunità di superare i limiti di comunicazione nel settore ricerca?” Innanzitutto, fornendo un’idea chiara, anche se sintetica, della specializzazione e degli studi in corso di ciascun ricercatore. E dunque un panorama il più completo possibile dello stato della ricerca nel nostro paese. Ciò significa che chiunque – non solo singoli ricercatori, ma anche enti di ricerca e aziende – potrà attingere a questo gigantesco archivio virtuale per individuare l’esperto più adatto alle proprie esigenze. Questo strumento potrà essere utile in caso di brevi consulenze: pensiamo per esempio a un letterato o un filosofo che voglia soddisfare una curiosità scientifica lontana dal proprio campo di studi. Una rapida ricerca nell’archivio consentirà di individuare, e consultare a stretto giro di mail, l’esperto più indicato. Così, da una semplice curiosità potrebbe nascere un contatto e poi una collaborazione interdisciplinare che, al giorno d’oggi, è la vera nota dolente della ricerca scientifica in Italia.I tempi di realizzazione del progetto? “Brevissimi”, assicura Tognon. “Già tra qualche settimana partiremo con un primo call indirizzato a 300/400 scienziati. Le loro schede potranno essere in rete dai primi mesi del prossimo anno. Opportunamente gestito, l’archivio dovrebbe poi implementarsi da sé. Prevediamo di poter giungere a 2500/3000 nominativi nel giro di un anno o poco più”.Uno dei rischi di questa avventura scientifica potrebbe naturalmente essere rappresentato dalla mancanza di aggiornamento. Tuttavia, l’interesse di ciascun ricercatore ad avere una scheda personale sempre corretta, una redazione sempre vigile e la possibilità che la rete offre di aggiornare i dati in tempo reale, dovrebbero consentire al Murst di far sì che l’archivio sia costantemente vivo, e perciò utile. E magari di allargarlo in futuro a bacini d’utenza più ampi.

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