L’Italia si interroga

I 186 paesi membri dell’Unesco (l’organismo culturale delle Nazioni Unite) hanno recentemente firmato a Parigi la “Dichiarazione universale sul genoma umano e i diritti umani”. Il documento, non vincolante, difende gli individui dalla discriminazione genetica, promuove la salvaguardia del genoma umano come patrimonio dell’umanità e garantisce il principio della libertà scientifica. Il compito di supervisionare il rispetto della dichiarazione è stato affidato al Comitato ristretto di bioetica dell’Unesco, presieduto da Nöelle Lenoir e di cui fa parte l’italiano Adriano Bompiani, presidente onorario del Comitato nazionale di bioetica.

E il dibattito internazionale sull’argomento si fa sempre più serrato. Anche in Italia, dove fioriscono corsi, convegni e gruppi di discussione sulla Bioetica. Eccone alcuni:

All’Università di Lecce il Centro di bioetica organizza un corso di perfezionamento da questo anno accademico e, dal 5 al 7 dicembre, un convegno sui diritti umani, da Norimberga alla dichiarazione dell’Unesco. L’ordine provinciale dei medici di Napoli ha organizzato l’anno scorso un aggiornamento. All’università dell’Aquila è cultore della materia Maria Pia Cavalieri. A Bologna, il Centro di iniziativa culturale promuove ogni anno, dal 1985, incontri tematici di argomento bioetico. All’Università di Bari c’è la Scuola di alto perfezionamento. La provincia di Firenze e l’Istituto Gramsci toscano organizzano, da dicembre, l’aggiornamento sul tema “L’etica contemporanea e le frontiere della scienza”, riservato agli insegnanti di scuola superiore.

Nella Capitale la scelta è ampia. All’università la Sapienza di Roma, ci sono due corsi di perfezionamento. Il corso proposto dalla facoltà di Medicina è diretto da Umberto Accettella ed è rivolto principalmente ai sanitari. Alla facoltà di Scienze, il corso diretto da Giovanni Berlinguer ed Eugenio Lecaldano, comincia a gennaio ed è aperto ai laureati, agli allievi Dai (dirigenti infermieri) e ad uditori. All’Università Cattolica del sacro cuore, sotto il coordinamento di monsignor Elio Sgreccia si può seguire un corso di diploma, uno di perfezionamento e un master della durata di due anni. L’Istututo S. Raffaele di Milano organizza annualmente corsi di un anno, aggiornamenti, giornate intensive e un corso di perfezionamento, che quest’anno è ancora in forse. All’università di Messina Demetrio Neri è ordinario dell’unica cattedra laica di bioetica in Italia.

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