Altro che scambio di dati tra scienziati, studenti in cerca della biblioteca virtuale o informazioni sull’orario dei treni. Quello che vogliono milioni di persone da Internet è l’erotismo. O almeno questo emerge da una recente inchiesta condotta dalla rivista britannica “Web”, specializzata sulla Rete. Per un mese ha preso in esame un campione di parole con cui, attraverso i motori di ricerca, si può accedere ai siti in rete. Il risultato è stato che, tra le prime dieci parole più usate dai cybernauti,”sex” è in assoluto la più gettonata.
E’ infatti la chiave per entrare nel mondo virtuale dei 400mila siti pornografici esistenti su Internet. Il navigatore può sbarcare in quelli che propongono immagini di donne (e uomini) in movimento, da svestire e mettere in posa a piacimento attraverso il semplice movimento del mouse. Oppure arrivare a quelli fatti in casa dove coppie in cerca di emozioni esibiscono foto private. Altri propongono “prodotti rari”, da ordinare senza muoversi dal computer, eliminando così il terrore di essere visti entrare in un sexy-shop. Ma, soprattutto, a muovere i curiosi nei siti pornografici è la ricerca del sesso da consumare in fretta, davanti allo schermo.
La seconda parola nella classifica delle dieci parole più usate – le prime sette conducono tutte verso siti a luci rosse – sempre secondo la rivista “Web”, è “chat”, che significa chiacchierata. E’ un altro popolare veicolo di incontri tra single stufi di esserlo, tra persone che voglio conoscere e avere contatti con lo stesso sesso e anche tra chi ama fruste e manette. Scambi di emozioni, fantasie e sogni. Sempre comunque virtuali.
Le restanti tre parole, che non riguardano la sfera del sesso, certo non hanno carattere culturale. Sono “games”, che fa passpartout a chi desidera giocare. “Netscape software”, utile per l’acquisto dei programmi dedicati alla navigazione. E infine “weather”, inserendo la quale si può essere informati sulle previsioni meteorologiche riguardanti ogni angolo del mondo.
