La prima alba del 2000

C’è già chi fa il conto alla rovescia e sa esattamente quanti minuti mancano. Altri organizzano feste di capodanno che rimarranno nella storia. Scrittori ed editori si sbizzarriscono mandando alle stampe libri di profezie e misteri che solo la fine di un millennio giustifica. E gli esperti di informatica si arrovellano per evitare che i computer di tutto il mondo vadano in tilt col cambiamento di data. Ma c’è anche chi nell’arrivo dell’anno 2000 ha visto un buon motivo per innescare una disputa campanilistica. I protagonisti sono gli abitanti delle centinaia di isole disseminate nel Pacifico del sud. Isole attraversate dalla linea del cambiamento di data, un tratteggio che esiste solo sulle carte geografiche ma che tuttavia divide in due il mondo. Chi si trova a est di quella linea vive nel giorno prima, per chi sta a ovest è già domani.

L’esatta collocazione della linea di cambiamento di data non è mai stata un problema. Ora però c’è in ballo la prima alba dell’anno 2000. Da quale isola si potrà godere il primo sorgere del Sole? I governanti delle Figi, delle Samoa, delle Kiribati, assicurano tutti che le loro spiagge sono in pole position. E non è solo il desiderio di lasciare un frivolo segno nella storia. Ci sono in gioco grossi interessi economici, visto che migliaia di turisti voleranno verso i mari del sud per poter dire “ho visto nascere il primo Sole del 2000”.

Ora quei turisti potranno scegliere su quale isola ammirare la prima alba del nuovo millennio in base a considerazioni puramente scientifiche. Infatti un articolo pubblicato su “The Geographical Journal” stabilisce che saranno gli abitanti dell’Isola di Pitt i primi su cui sorgerà il 2000. Quando a Greenwich saranno le 16 e 00 del 31 dicembre 1999, nell’Isola di Pitt, che è territorio neozelandese, saranno passate da pochi secondi le quattro del mattino del primo gennaio 2000. E e proprio queste isolette saranno le prime terre abitate baciate dai raggi solari. Chi non trovasse posto può decidere di passare l’ultima notte del 1999 sulle fredde e disabitate Isole degli Antipodi: in questo modo riuscirebbe anche a battere gli abitanti dell’isola di Pitt di ben cinque minuti.

I calcoli sull’alba del nuovo millennio sono stati effettuati dagli esperti della Royal Geographical Society: che a scanso di equivoci mettono in guardia chi pensa di barare spostando più a oriente la linea del cambiamento di data. “Gli spostamenti arbitrari di questa linea”, scrivono infatti i geografi della Royal Society, “non avranno alcuna credibilità da parte della comunità internazionale”.

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