Scienza, il meglio del ’97

E’ vero: forse dal punto di vista scientifico il 1997 non è stato un anno particolarmente esaltante. Tranne che per alcuni reali progressi in campo medico, e alcuni “eventi” che hanno tenuto con il fiato sospeso il grande pubblico internazionale (pensiamo alla cometa Hale-Bopp, o alla discesa del Pathfinder sul suolo marziano), la ricerca si è trascinata su sentieri sicuri, su piste già battute e dunque non molto ricche di sorprese.

Ma dal punto di vista mediatico, invece, l’anno appena trascorso ha segnato una piccola svolta nel campo della comunicazione scientifica. Innanzitutto perché per la prima volta da molto tempo a questa parte, in Italia sono nate nuove riviste di divulgazione (pensiamo per esempio a Newton), altre sono “resuscitate” dopo un lungo periodo di magra, e altre ancora – come del resto anche Galileo – hanno visto aumentare il proprio pubblico. Mentre in campo editoriale nuove collane di scienza hanno visto la luce (pensiamo a ScientificaMente della neonata Avverbi) e altre hanno consolidato il loro successo (come Scienza e Idee, diretta da Giulio Giorello, per Raffaello Cortina).

In secondo luogo, perché alcuni eventi scientifici che hanno segnato questo 1997 hanno occupato, nel bene e nel male, le prime pagine dei giornali a larga tiratura, entrando nelle case, stimolando il dibattito nell’opinione pubblica, e, forse, avvicinando più d’uno al fascino della ricerca.

Ma quali sono stati, allora, i principali eventi scientifici del 1997? Science, la rivista pubblicata dall’American Association for the Advancement of Science, ha stilato una sua personale classifica, che qui riportiamo. Insieme agli articoli che Galileo, nel corso dell’anno, ha dedicato a questi “Top Ten della Scienza 1997”.

1) DOLLY
E’ la pecora più famosa del mondo, nata al Roslin Institute di Edimburgo dalle mani di Ian Wilmut, il ricercatore scozzese che ha prelevato una cellula da una pecora adulta, ne ha estratto il nucleo e lo ha inserito in un ovulo, ricostruendo in tal modo un embrione da impiantare nell’utero di una terza pecora, che ha portato a termine la gravidanza. Il fatto ha suscitato grandi perplessità, sia di ordine scientifico che etico. Nel primo caso, perché lo stesso articolo pubblicato su Nature lascia aperto qualche spiraglio al dubbio della riproducibilità dell’esperimento. Nel secondo caso, perché la tecnica apre la porta alla possibilità – per altro ancora remota – della clonazione di esseri umani.

2) IL PATHFINDER
La missione su Marte della sonda progettata dalla Nasa ha tenuto il mondo con il fiato sospeso. Il piccolo robot a quattro ruote Sojourner sceso sull’arida e rocciosa superficie marziana ha inviato ai tecnici dell’ente spaziale americano una quantità impressionante di dati. Che mostrano un pianeta rosso molto più simile alla Terra di quanto si sospettasse.

3) LA LUCE DI SINCROTRONE
Il 1997 è stato un anno felice per la nuova generazione di sincrotroni, macchine in grado di produrre un potentissimo fascio di luce e di “illuminare” quindi le più recondite strutture della materia, sino al livello atomico. In Italia è stato al centro dell’attenzione il sincrotrone di Trieste, Elettra, costruito per esperimenti di ricerca fondamentale, ma anche come strumento a disposizione delle industrie.

4) I GENI-OROLOGIO
E’ di quest’anno la scoperta di due “clock-genes” nei mammiferi, cioè di “geni-orologio” che sembrano regolare i ritmi circadiani (per esempio il ritmo sonno-veglia) di tutti gli esseri viventi. Un’altra scoperta importante, nello stesso settore, ha riguardato l’animale più studiato nei laboratori, la Drosophila: i genetisti hanno scoperto che le cellule di questo moscerino della frutta seguono il tempo in modo indipendente l’una dall’altra.

5) I NANOTUBI
Scoperte per la prima volta sei anni fa, ma sfruttate appieno solo nel 1997, queste sottilissime lamine di carbonio si sono rivelate particolarmente utili per la loro struttura regolare e il loro comportamento prevedibile. In futuro i nanotubi potrebbero essere impiegati con successo in diversi campi, dall’elettronica ai materiali ultraresistenti.

6) IL GENOMA MICROBICO
Continua nei laboratori il processo di mappatura del genoma microbico, passo fondamentale per affrontare quello della specie umana. Quest’anno è stata completata la mappa di Escherichia coli e di Helicobacter pylorii, il batterio ritenuto responsabile dell’ulcera. Identificando posizioni e funzioni dei geni, i ricercatori sperano di scoprire i segreti delle malattie ereditarie. E intanto, va avanti il faraonico Progetto Genoma Umano.

7) I GAMMA RAY BURSTS
Sono tra gli eventi cosmici più violenti mai registrati. Fino ad oggi gli astrofisici si erano dovuti accontentare di osservare soltanto i resti di queste straordinarie esplosioni. Ma quest’anno, grazie all’invio del satellite italo-olandese Beppo-Sax, è stato possibile per la prima volta individuare l’oggetto responsabile dei lampi di raggi gamma, in una galassia lontana.

8) IL “CUGINO” NEANDERTAL
Da decenni il mondo dell’antropologia è diviso su di una importante questione: e cioè se i Neandertal possano o meno essere considerati progenitori della nostra specie, quella cioè di Homo sapiens sapiens. Nel 1997 alcuni ricercatori sono riusciti ad estrarre un frammento di Dna mitocondriale da un fossile di Neandertal. Le prime analisi sembrano mostrare come in realtà gli individui di questa specie possano essere considerati soltanto parenti, alla lontana, dell’uomo anatomicamente moderno.

9) LE MALATTIE NEUROLOGICHE
A ridare fiato alla speranza di poter un giorno vincere alcuni tra i più diffusi disturbi neurologici, come il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer, è stata la scoperta del Nurr1, una proteina che sembra svolgere un ruolo importante nello sviluppo cerebrale di circuiti sani per la dopamina. In più, gli scienziati hanno identificato anche un nuovo tipo di lesione cerebrale associata alla malattia di Alzheimer.

10) L’OCEANO DI EUROPA
Dopo aver oltrepassato Giove, la sonda Galileo ha intercettato alcuni segnali provenienti da uno dei satelliti del pianeta gigante, Europa, che indicherebbero la presenza di acqua sotto la sua superficie ghiacciata. Se così fosse, Europa sarebbe l’unico altro corpo celeste, oltre alla Terra, ad ospitare il prezioso liquido. E a mostrare l’altra condizione necessaria alla comparsa della vita: una sorgente interna di calore.

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