Piccoli investitori in rete

Dal 23 febbraio prossimo fino al 18 maggio, 23 mila studenti, insieme a 2450 insegnanti, giocheranno ad una specie di gigantesco Monopoli in Internet. E da buoni cittadini europei, l’unità di conto sarà l’Euro. I partecipanti riceveranno il budget virtuale di una “famiglia tipo”, che dovranno sfruttare al meglio, spendendo con oculatezza e investendo nelle opportunità offerte dal mercato.

BGame ‘98 deve essere un gioco molto divertente, se è vero che in un anno i partecipanti sono quasi raddoppiati, e chi l’ha già fatto ci riprova. Ma è anche un gioco serio, che sotto la veste ludica si propone di fornire ai partecipanti l’opportunità di un’esperienza “reale” nel mondo dell’economia. A garanzia della scientificità del progetto c’è l’Università Bocconi di Milano. La prestigiosa istituzione ha ideato il gioco, cura la produzione dei materiali e ne segue tutte le fasi. Lo stesso tipo di simulazione è utilizzato dagli studenti iscritti al primo anno di corso universitario.

Come si gioca? Gli studenti degli ultimi due anni degli istituti superiori possono giocare singolarmente o in squadre composte da un massimo di cinque compagni. Ogni studente potrà avere un docente come tutor. Si può giocare sia off-line (con dischetto e fax, come l’anno scorso) oppure on-line. I giocatori, in base alle indicazioni fornite dal quotidiano “Il sole-24Ore”, devono prendere decisioni relative all’acquisto di una casa, all’investimento dei risparmi nel mercato mobiliare, alla gestione di polizze di rischio e alla creazione di una nuova impresa. Una volta ricevuto il budget virtuale, basterà analizzare i dati via via pubblicati dal quotidiano (quotazioni, tassi, eccetera), stabilire le opportune strategie e compilare le tabelle predisposte nel sito Internet. Vince chi massimizza il patrimonio familiare. I premi? Un computer e l’opportunità di frequentare corsi di formazione in importanti istituzioni economiche straniere.

Dal punto di vista tecnologico, va sottolineata la rapidità con cui sono cambiati gli strumenti del gioco: in un anno si è passati dalla versione off-line a quella Internet, completamente programmata in Java (per rendere accessibile a tutti il nuovo mezzo, Telecom Italia ha fornito gratuitamente il modem alle scuole che si sono iscritte con almeno tre squadre).

Ma il punto forse più interessante è la rapidità con cui la scuola italiana ha risposto. 1170 scuole -tutte le provincie italiane, più alcuni istituti in Germania, Svizzera e Austria – sono un dato estremamente significativo. Forse, come emerge anche da altre esperienze, l’approccio ludico è fondamentale per l’introduzione delle nuove tecnologie. Certo è che, come affermano gli organizzatori di BGame ‘98, “gli studenti sono entusiasti, sia del gioco sia di Internet, gli insegnati sono curiosi. Le uniche difficoltà vengono dai presidi e dalla burocrazia scolastica”.

Per informazioni, ci si può rivolgere al numero telefonico: 02-58479378

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here