La strategia dello iacana

Prendersi cura dei piccoli solo quando la propria paternità è certa non è l’unicastrategia per garantire la trasmissione del proprio patrimonio genetico. E’ quello cheha dimostrato uno studio delle Università di Cornell e di Buffalo condotto su unapopolazione di jacana, uccelli della fascia costiera tropicale. Tra questi animali, i maschirestano soli a curare la nidiata, non curanti delle femmine che, anche sotto i loro occhi,concedono ad altri i loro favori. Tanto che, hanno scoperto i ricercatori dall’analisi del Dna di 465 esemplari, dal 40% al 70% delle nidiate hanno almeno un piccolo “illegittimo”. Questo insolito caso di poliandria e di inversione dei ruoli avrebbe però una solida base biologica.Innanzitutto, spiegano gli ornitologi, il maschio di iacana non ha scelta se vuole tramandare ipropri geni, dal momento che la femmina ha perso la capacità di allevare i suoi piccoli. Inoltre, la disponibilità verso la prole altrui comporta un vantaggio reciproco: la continuità del patrimonio genetico di ciascun individuo è infatti assicurata anche dagli altri maschi. Infine, meglio sedotti e abbandonati che non sedotti affatto: l’habitat dello iacana è densamente popolato e fortemente competitivo. In assenza di poliandria da parte delle femmine, alcuni maschi non avrebbero alcuna possibilità di riprodursi, con grande danno per la sopravvivenza della specie.(d.c.)

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