Dallo scimpanzé all’uomo

E’ stato individuato l’anello mancante della trasmissione dell’Hiv, il virus responsabile dell’epidemia di Aids, dalla scimmia all’uomo. Un gruppo di ricercatori dell’University of Alabama, Usa, ha scoperto una forma del virus molto simile a quella che colpisce l’uomo in un campione di tessuti di uno scimpanzè Pan troglodites troglodites, morto in un laboratorio americano nell’85. Un tipo di analisi molecolare, all’epoca non ancora disponibile, ha permesso di rilevare nel Dna del Siv (equivalente animale dell’Hiv) che aveva infettato l’animale un gene (vpu) presente anche nel virus che nell’uomo sviluppa l’Aids. Questa variante genetica del Siv – spiegano i ricercatori in un articolo che sarà pubblicato sul prossimo numero di Nature – è stata rintracciata anche in altri due scimpanzé della stessa sottospecie, originaria dell’Africa occidentale. Si tratta della stessa area geografica da dove si è diffusa l’epidemia umana. L’ipotesi dei ricercatori è che gli animali, che sono portatori sani del virus, avrebbero contratto l’infezione diverse centinaia di anni fa. Questa sarebbe poi passata all’uomo attraverso il contatto con il sangue degli animali, tradizionale fonte di alimentazione per le popolazioni locali. Secondo Beatrice H. Hahn dell’Università dell’Alabama, a capo del gruppo di ricerca, studiando la resistenza al virus sviluppata da questi primati, geneticamente molto affini all’uomo, si potrebbe arrivare alla formulazione di un vaccino contro l’Aids. (f.g.)

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