Una mini sonda contro i tumori

Degli ospedali italiani si parla spesso, e a ragione, in maniera critica. Questa volta però le cose sono diverse. A meritarsi gli onori della cronaca è la Clinica Neurochirurgica del Centro Traumatologico Ortopedico di Firenze, dove il 7 luglio scorso è stato eseguito un intervento rivoluzionario per la cura dei tumori al cervello. L’operazione, realizzata in via sperimentale in pochissimi altri centri neurochirurgici nel mondo, prevede l’uso di una sorgente miniaturizzata di raggi X a bassa energia e di tecniche neurochirurgiche mini-invasive che permettono – in un’unica seduta operatoria – di asportare il tumore e rilasciare nella cavità tumorale la dose adeguata di radiazioni. In questo modo il paziente non dovrà sottoporsi alle applicazioni radioterapiche tipiche del decorso postoperatorio. A condurre questo delicato intervento è stato Nicola Di Lorenzo, direttore della Clinica Neurochirurgica, insieme a uno staff di specialisti costituito dai ricercatori del Servizio di Fisica dell’Ospedale di Vicenza e da radioterapisti e fisici della Radiologia Clinica di Firenze.

“Per ottenere questo risultato, l’Università di Firenze si è impegnata in un progetto di ricerca insieme alla PeC (Photoelectron Corporation), un’azienda americana rappresentata in Italia dalla Società Tecnologie Avanzate di Torino”, spiega Di Lorenzo. L’obiettivo di questo studio clinico era mettere a punto una metodologia innovativa per il trattamento di alcuni tumori cerebrali, basata sull’uso combinato delle tecniche chirurgiche e di un nuovo dispositivo miniaturizzato. “Ora l’apparecchio è praticamente ultimato e sta viaggiando per il mondo per essere testato in alcuni ospedali selezionati”, spiega Di Lorenzo. Quella della scorsa settimana, insomma, è stata una specie di prova generale italiana che verrà replicata anche nel corso dei prossimi giorni, sempre a Firenze.

L’oggetto di tante speranze, frutto dei progressi della robotica applicata alla neurochirurgia, altro non è che una sorgente di raggi X. Ma a fare la differenza sono le sue dimensioni. “Solitamente le apparecchiature di questo genere sono molto voluminose”, continua Di Lorenzo, “e quindi non si possono spostare e utilizzare in sala operatoria”. La maneggevolezza del nuovo strumento, delle dimensioni di una scatola da scarpe, ha invece permesso il suo impiego durante l’operazione. “In primo luogo abbiamo introdotto, all’interno della massa tumorale, una sonda guidata da un computer e collegata ad un sistema radiante di minime dimensioni”. A questo punto l’altissima precisione garantita dal sistema telematico per la neuronavigazione ha permesso di colpire esattamente la cavità tumorale con la giusta quantità di radiazioni terapeutiche, precedentemente definita dallo staff medico. “L’applicazione dei raggi X direttamente in sala operatoria, in un’unica somministrazione”, spiega Di Lorenzo, “allunga i tempi dell’operazione di 40-120 minuti, ma risparmia al paziente 30-40 applicazioni di radioterapia, con tutti gli effetti collaterali che ne conseguono”.

L’operazione, condotta con successo sul primo paziente, sarà ripetuta ancora la prossima settimana su altri due malati. Poi l’apparecchio, dal costo di diverse centinaia di milioni, continuerà il suo tour mondiale in modo che altri centri neurochirurgici possano provarlo. “L’ospedale di Firenze lo ha comunque già acquistato e speriamo che quest’intervento divenga presto una routine”, continua Di Lorenzo.

Come tutte le innovazioni, tuttavia, anche questo nuovo metodo presenta ancora degli aspetti da ottimizzare. “I problemi maggiori riguardano l’organizzazione necessaria per eseguire l’operazione: lo staff medico richiesto è molto composito. Dai radioterapisti agli istologi, molte e diverse sono le professionalità coinvolte”. Sofisticato, altamente tecnologico, costoso e difficile da gestire, insomma. Ma comunque “un enorme passo avanti nel trattamento dei tumori endocranici”, conclude Di Lorenzo, “anche se purtroppo, non si può ancora parlare della sconfitta definitiva di questo male”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here