Cos’è la bio-architettura

Le parole d’ordine della bio-architettura sono: innalzamento della qualità della vita, benessere dell’uomo, rispetto dei paesaggi e dell’ambiente. Questo significa anche costruire con meno cemento, dare spazio ad aree verdi, utilizzare fonti di energia pulite e rinnovabili. E la ricerca punta forte su nuove tecnologie e nuovi materiali che permettano la progettazione di un mondo a maggiore vivibilità ambientale. L’uso della luce naturale è uno dei punti centrali: oltre ad aumentare il benessere degli utenti e il grado di piacevolezza degli ambienti, permette infatti un notevole risparmio energetico.

Nonostante l’attenzione verso le nuove tecnologie, però, la bio-architettura punta anche sul recupero di tecniche antiche, pienamente collaudate. Per esempio, quella delle costruzioni arabe che, ideate per regioni molto calde, sfruttano intelligenti sistemi di ventilazione e di apertura degli ambienti. Ed è proprio la ventilazione una delle possibili soluzioni al problema dell’inquinamento indoor.

La sfida per la bio-architettura è insomma la ricerca di un difficile equilibrio tra risparmio energetico, ovvero chiusura e isolamento, e sufficiente ventilazione, ovvero apertura. Una sfida che, se vinta, permetterà la realizzazione dell’ “edificio ideale” sognato dagli architetti. E una vita migliore per le nuove generazioni.

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