L’Australia si dà una ripulita

Continuano nel mondo le mobilitazioni per rendere l’ambiente più pulito. E’ partita, infatti, a Sidney l’undicesima edizione annuale di “Clean up Australia” (puliamo l’Australia), la campagna ambientalista lanciata dal velista Ian Kiernan e diffusa in gran parte del mondo, Italia compresa. L’iniziativa ha visto all’opera 750 mila volontari che hanno recuperato in tutto il Paese 13 mila tonnellate di rifiuti, 500 in più dello scorso anno. Le località ripulite sono state 8600, oltre 100 in più del record precedente, tra cui spiagge, parchi e fiumi. Anche la celebre baia di Sidney è stata passata al setaccio dai volontari, che, dopo l’immersione, non hanno esitato a mostrare il loro disappunto. “In superficie è bellissimo”, ha sostenuto uno dei sommozzatori, Kerrie De Grancy, insegnante di nuoto subacqueo, “ma sul fondo si trova di tutto: buste di plastica, bottiglie di birra, fili di pesca, rifiuti di ogni genere”. Molte sono state anche le scoperte impreviste fatte ieri dai volontari: dosi di marijuana, un registratore di cassa pieno di gioielli rubati, una bambola gonfiabile, due pistole e un assegno in bianco. Ma è lungo una strada nella periferia sud di Sidney che è stato raccolto il bottino più ricco: 800 tonnellate di rifiuti, tra cui i rottami di 250 auto. (r.p.)

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