L’ultimo successo di Chandra

Un buco nero di massa intermedia è stato individuato dal telescopio spaziale Chandra, a 600 anni luce dal cuore della galassia M82. Grande come la Luna e con una massa di almeno 500 volte quella del Sole, il buco nero è il primo “peso medio” mai rilevato. Rappresenta dunque l’anello mancante tra i “supermassicci”, di massa pari a milioni di soli, e i “leggeri”, equivalenti invece alla massa di qualche sole. Alla ricerca hanno collaborato tre gruppi di astronomi, dello Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e della britannica Leicester University. Grazie ai raggi X del telescopio della Nasa è stato possibile rilevare l’energia espulsa dalla materia che cadeva dentro il buco nero (l’osservazione diretta è infatti impossibile, poiché questi oggetti assorbono anche la luce). Secondo gli esperti, l’ultima scoperta di Chandra porterà la scienza astronomica a rivedere non solo le teorie sui buchi neri, ma anche quelle sull’intera evoluzione stellare. “Si apre a tutti gli effetti un nuovo campo di ricerca”, afferma Martin Ward, della Leicester University. Il prossimo passo sarà capire come il buco nero si è formato e verificare se davvero questi oggetti siano “cannibali”, cioè se crescono inglobando altre stelle. (m.be.)

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