Allarme rosso per la barriera corallina: l’effetto serra e il graduale innalzamento della temperatura mondiale potrebbero in vent’anni portare alla totale scomparsa di questi organismi dai mari di tutto il pianeta. Questa drammatica situazione è stata al centro di un Simposio Internazionale svoltosi nell’isola di Bali il 23 ottobre scorso con la partecipazione di 1500 delegati provenienti da 52 paesi. Fino a oggi, un quarto delle barriere coralline esistenti è andato perduto, colpito dal fenomeno detto dello sbiancamento del corallo (coral bleaching) che si verifica a causa dell’aumento della temperatura dell’acqua. Un evento favorito anche dal Niño, che due anni fa fece salire la temperatura dell’oceano di 6 gradi. Ma non è solo il riscaldamento globale a essere messo sotto accusa: anche l’inquinamento marino ha le sue responsabilità, e i governi asiatici sono incolpati di non punire lo scarico nell’oceano di rifiuti tossici e industriali e di permettere la pesca con dinamite e cianuro. Il declino della barriera corallina non è solo un disastro ambientale: i coralli creano infatti ricchezza, con la pesca e il turismo, per più di 880 mila miliardi di lire l’anno. La loro scomparsa dunque sarebbe una perdita incalcolabile per molti paesi poveri. (a.s.)