Il carburante delle api

Come sarebbe bello avere una macchina che produce autonomamente benzina. In un certo senso è quello che fanno le api. L’energia necessaria per vivere, in questi insetti, è interamente autoprodotta. La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori austriaci dell’Istituto di Zoologia dell’Università di Graz. Secondo Karl Crailsheim, responsabile dello studio, potrebbe essere la chiave del successo evolutivo delle api, presenti sulla terra da milioni di anni. La sostanza-carburante si chiama prolina: un aminoacido che nel sangue di questi piccoli insetti ha una concentrazione di venti volte maggiore rispetto all’uomo. La sintesi della prolina sarebbe legata all’età, al fabbisogno e al ruolo di ciascuna ape. La concentrazione più alta si trova nei fuchi. Seguono le api regine e le operaie. Durante l’estate le riserve di prolina permetterebbero alle api di affrontare la grande mole di lavoro, mentre in inverno garantirebbero la sopravvivenza all’interno dell’alveare. (g.p.)

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