E la luce si fermò

Fermata, conservata e poi fatta ripartire, come fosse una semplice particella atomica. E invece si tratta di fotoni, cioè di luce. A rallentare la velocità della luce fino a imporle di stazionare in ambiente gassoso sono stati due gruppi di ricercatori, arrivati allo storico risultato praticamente in contemporanea. Si tratta dell’équipe diretta da Lene Vestergaard Hau del Rowland Institute for Science della Harvard University e quella capeggiata da Ronald L. Walsworth e Mikhail D. Lukin dell’Harvard-Smithsonian Center per l’astrofisica a Cambridge, Massachusetts. La Hau non è nuova a questo tipo di esperimenti: già due anni fa era riuscita a rallentare la luce fino a 62 chilometri all’ora. E proprio la tecnica utilizzata in quell’occasione è stata di ispirazione per i due nuovi esperimenti. Su cui, per il momento, c’è ancora un’aura di mistero. La Hau ha dichiarato al New York Times di non poterne svelare i particolari perché deve rispettare l’embargo della rivista Nature che pubblicherà lo studio, mentre la ricerca di Lukin apparirà sul Physical Review Letter il prossimo 29 gennaio. Il risultato ottenuto potrebbe avere un impatto notevole sulle nuove tecnologie, soprattutto sull’informatica quantistica, che tenta di sfruttare le proprietà quantistiche della luce per costruire calcolatori superveloci. (l.g.)

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