El Niño raccontato dai coralli

Nell’ultimo decennio ha raggiunto il suo record. E dall’inizio del ‘900, El Niño sarebbe stato più intenso che negli ultimi 130 mila anni. Lo sostengono Sandy Tudhope dell’Università di Edimburgo e Davis Lea dell’Università della California, che hanno raccolto i dati su questo fenomeno meteorologico utilizzando dei campioni di barriera corallina prelevati dalla penisola di Huon in Nuova Guinea. Dall’analisi della temperatura e della salinità dell’acqua presente nel corallo, gli scienziati hanno ricostruito il passato de El Niño. “Abbiamo verificato che nell’82-83 e nel 97-98, questo fenomeno ha raggiunto la massima intensità”, hanno affermato i ricercatori in un articolo pubblicato su Science. Inoltre El Niño è stato più intenso durante i periodi più caldi e circa il 50 per cento più debole durante le epoche glaciali. Il fenomeno si verifica quando una massa d’acqua calda si forma nel Pacifico occidentale e si muove verso est, dove incontra le acque più fredde al largo delle coste sudamericane. Gli effetti sul clima non sono localizzati ma si distribuiscono su tutta la superficie della terra. “I dati raccolti suggeriscono che il comportamento del Pacifico tropicale negli ultimi cento anni è stato atipico, ma non spiegano quali fattori influenzano El Niño, sebbene in molti si aspettano che la sua maggiore intensità sia collegata al riscaldamento globale” afferma Lea. La ricerca tuttavia è interessante perché esamina il fenomeno nel lungo periodo. Devono essere ancora chiarite le cause dell’intensificazione del fenomeno nell’ultimo secolo. (p.c.)

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