Sempre più rapido

Il riscaldamento dell’atmosfera terrestre aumenta più velocemente del previsto. A sostenerlo è il rapporto sui cambiamenti climatici dell’ Intergovernamental Panel on Climate Change, -Ipcc – delle Nazioni Unite. La temperatura della superficie terrestre crescerà tra circa due gradi e circa sei gradi Celsius tra il 1990 e il 2100. Di più, cioè, delle stime effettuate nel 1995. Secondo Robert Watson dell’Ipcc, “i cambiamenti dei prossimi 100 anni saranno più significativi di quelli accaduti nei passati cento”. E probabilmente decine di milioni di persone saranno costrette ad abbandonare alcuni territori che si trovano sotto il livello del mare, a causa dell’innalzamento delle acque. Sono a rischio soprattutto il delta del fiume cinese Pearl, il Bangladesh e l’Egitto. Secondo lo studio, infatti, il livello del mare dovrebbe crescere tra i nove e gli 88 centimetri. Tra i principali fattori che causeranno l’aumento del riscaldamento del globo c’è la riduzione degli agenti di raffreddamento dell’atmosfera. Ad esempio, il diossido di zolfo. Diversamente da alcuni gas, come il diossido di carbonio, che provocano il riscaldamento dell’atmosfera terrestre, il diossido di zolfo tende a raffreddarla. Il rapporto, che è il più dettagliato sull’argomento, prevede inoltre conseguenze sulla salute umana e l’ambiente: un aumento delle morti legate al caldo e dei casi di malaria durante l’estate e gravi problemi per l’agricoltura e le risorse idriche. (p.c.)

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