Un progenitore a faccia piatta

Un ominide vissuto in Kenia 3.5 milioni di anni fa getta lo scompiglio nelle teorie sull’evoluzione dell’uomo. Fino a oggi i paleontologi ritenevano che l’unico antenato dell’uomo moderno fosse “Lucy”, l’Australopithecus afarensis scoperto in Etiopia nel 1974. A cambiare le carte in tavola e a complicare il quadro dell’evoluzione umana arriva oggi la scoperta del cranio – malandato ma quasi completo – di un nuovo ominide: è il Kenyanthropus platyops (“ominide keniota dalla faccia piatta”), scoperto e analizzato da Meave Leakey, del National Museum of Kenya. Il Kenyanthropus è completamente diverso dall’Australopiteco e, secondo Leakey, potrebbe addirittura rappresentare un genere fino ad ora sconosciuto. “È diverso dagli ominidi che sapevamo esistere in quel periodo” commenta Louise Leakey, figlia di Meave e coautrice dell’articolo pubblicato su Nature. Il Kenyanthropus ha la faccia molto più piatta di Lucy, e i suoi molari sono più piccoli. Forse, dicono le ricercatrici, si cibava di frutti, bacche, larve, piccoli mammiferi e uccelli. Il reperto costituisce il più antico cranio antropoide intero mai rinvenuto e arriva dal Lago Turkana, nel Kenia settentrionale. Secondo Fred Spoor, anatomo presso lo University College di Londra, con questa scoperta è divenuto impossibile stabilire con certezza chi furono i nostri progenitori. (f.n.)

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