Leonesse, regine democratiche

Cooperative e concretamente egualitarie. Così sono le leonesse descritte da Craig Packer, etologo dell’Università del Minnesota, in uno studio pubblicato su Science. Il ricercatore ha riconosciuto alle “regine degli animali” il titolo di campionesse di democrazia dopo aver osservato per ben 36 anni il comportamento sociale e riproduttivo di circa 560 femmine nel parco nazionale del Serengeti, in Tanzania.

A differenza dei maschi, dei veri e propri despoti solitari, e delle femmine di tutte le altre specie che vivono in gruppo, ossequiose della gerarchia, le leonesse rifuggono dalla discriminazione sociale. Non solo collaborano alla pari nella cura dei cuccioli e nella caccia e sono poco o niente affatto competitive quando si tratta di amore: ognuna di loro ha la stessa possibilità di accoppiarsi e di allevare la prole.

Proprio il vantaggio di poter usufruire di una “nursery”, grazie alla condivisione degli impegni parentali con le altre femmine del branco, sarebbe secondo Craig alla base di questa attitudine democratica, che non ha eguali nel mondo felino e animale in generale. Ma un argomento convincente sarebbero anche, e soprattutto, le zanne e gli artigli di cui sono dotate le leonesse: “Sarebbe ben difficile e dispendioso per una regina controllare il comportamento riproduttivo di altre femmine, forti e ben equipaggiate come lei”, afferma Graig. (v.n.)

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