L’origano è diventato sinonimo di buona salute. Una ricerca effettuata dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, ha mostrato che questa erba aromatica ha un alto contenuto di antiossidanti, più di molti altri cibi conosciuti. Gli antiossidanti sono una classe di composti che previene i danni provocati dall’eccesso di radicali liberi, molecole generate da molti agenti nocivi come i pesticidi, il fumo o lo smog. Dallo studio è emerso che l’origano ha un’attività antiossidante 42 volte superiore a quella della mela, 30 volte quella della patata e 12 volte quella dell’arancia. Inoltre sembra contenere più componenti antiossidanti anche rispetto alle spezie. L’origano, ma anche altre erbe come il rosmarino o il timo, potrebbe allora sostituire il sale e gli altri agenti usati per insaporire i cibi, specie nelle diete ricche di grassi e carboidrati. Ma i ricercatori frenano l’entusiasmo: ingerite nei pasti o attraverso le comuni tisane, queste erbe non devono essere considerate sostituti di altri alimenti. L’eccesso di assunzione, infatti, potrebbe avere anche effetti nocivi, specie nelle donne in stato di gravidanza. (a.ca.)
