Le staminali? Anche dietro il naso

Sembra un modo di dire, invece è proprio vero: le cellule staminali le abbiamo dietro il naso. La scoperta è stata effettuata da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Cellule Staminali del San Raffaele di Milano finanziati da Telethon, e pubblicata su The Journal of Neuroscience. Nel bulbi olfattivi, la zona cerebrale proprio dietro il nostro naso, e nei peduncoli che li collegano al cervello, è stato trovato un nuovo ceppo di cellule staminali, differenti da quelle conosciute. Finora erano state rilevate solo nei ventricoli cerebrali, una zona vitale per l’organismo. I bulbi olfattivi, invece, non solo sono più accessibili, ma sono una zona che non è vitale e che può essere rimossa senza danni. Tutte le cellule staminali sono in grado di differenziarsi per formare il sistema nervoso, a seconda delle necessità, in neuroni, astrociti e oligodendrociti. La nuova popolazione si differenzia in oligodendrociti in quantità tre volte maggiori rispetto alle altre. Questa differenziazione è necessaria per la produzione di mielina, una sostanza isolante che riveste i nervi e la cui mancanza è causa di malattie neurodegenerative. “Gli esperimenti sugli animali hanno già prodotto notevoli successi”, ha spiegato Vescovi, condirettore del S. Raffaele, “aprendo una strada nuova e promettente verso la cura dell’Alzheimer, del Parkinson o della sclerosi multipla”. (a.ca.)

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