E’ ancora allarme rosso

Nonostante i dieci milioni di malati trattati con successo in tutto il mondo, l’allarme tubercolosi è ancora alto. Lo ha annunciato oggi l’Organizzazione mondiale della sanità, in occasione del “Word TB Day”. Sono passati dieci anni da quando la Tbc è stata dichiarata “emergenza globale” dall’Oms. E oggi, secondo gli esperti, il passo avanti nello sforzo di combattere la malattia è stato significativo: l’incidenza mondiale della Tbc, seppure ancora in aumento, ha rallentato la sua crescita dello 0,4 per cento all’anno. Sui 192 Paesi membri dell’Oms, 155 hanno adottato il programma Dots (la strategia internazionale di controllo della Tbc ), e più del 60 per cento della popolazione mondiale ha oggi accesso ai servizi Dots. Ma non è sufficiente. L’epidemia dilaga ancora soprattutto nei Paesi dell’Africa Sub-Sahariana, dove è legata all’incidenza di Hiv/Aids e alla povertà (in alcuni di questi Paesi l’incidenza di Tbc è quadruplicata rispetto agli anni ‘80). Un aumento si registra anche negli Stati dell’ex-Unione Sovietica. “Dobbiamo intensificare i nostri sforzi”, afferma Gro Harlem Brundtland, direttore generale dell’Oms: “Con ulteriori finanziamenti per i programmi di controllo della Tbc, soprattutto nei 22 Paesi ad alto rischio, che rendono conto dell’80 per cento dei casi, ci potremmo aspettare di assistere, entro tre anni, a una riduzione mondiale delle malattie e dei decessi causati dalla Tbc.” (f.n.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here