Bracconaggio Spa

Un laboratorio clandestino per imbalsamare gli animali. E’ quanto hanno scoperto a Scafati i carabinieri della Compagnia di Nocera Inferiore e le guardie zoofile della Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) nel corso di un blitz antibracconaggio. Nell’alloggio sono stati rinvenuti circa 100 animali morti, tra uccelli e mammiferi selvatici. Tra questi, molte specie protette: poiane, aironi rossi, picchi rossi maggiori, martin pescatori, ma anche piccoli uccelli come fringuelli, frosoni, strillozzi. E ancora una donnola e una testa di capriolo, oltre a un fucile detenuto illegalmente e 2000 cartucce. Il bracconaggio è un fenomeno presente soprattutto nell’agro nocerino sarnese, nel casertano e nella provincia di Napoli. E minaccia le specie rare o in declino colpendole proprio durante le migrazioni e il periodo riproduttivo, quando, spostandosi tra Africa e Europa, gli uccelli transitano o sostano su queste zone. Non solo, in queste aree la caccia viene praticata anche nei periodi di chiusura della stagione venatoria e, come hanno accertato numerose inchieste giudiziarie, sono forti i legami tra bracconaggio e criminalità organizzata. La zoomafia infatti ha trovato nelle varie forme di sfruttamento degli animali – traffico di fauna selvatica, combattimento tra cani e scommesse sui cavalli – un proficuo giro d’affari. Per contrastare questa attività illegale e sviluppare la cultura del rispetto dell’ambiente, lo Stato sta puntando soprattutto sulle iniziative di sensibilizzazione e divulgazione rivolte ai giovani. (r.p.)

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