‘Miao’, disse il gatto all’uomo

Carbonio interrogativo

I gatti hanno imparato a dire ‘miao’ per comunicare con gli esseri umani. Tra loro, i felini usano molti altri suoni e segnali, mai un miagolio. E’ quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori della Cornell University (NY), dopo aver avviato un complesso programma di studio sul verso dei gatti. “Il miagolio è un sistema di comunicazione che i gatti hanno sviluppato nel tempo per entrare in contatto solo con gli umani e per manipolarne i sentimenti”, spiega Michel Owren, responsabile del Laboratorio di psicologia della voce e del suono presso l’università americana.

Dopo aver registrato 100 diversi tipi di miagolio di gatti domestici, i ricercatori li hanno fatti ascoltare a due campioni di persone. Al primo gruppo è stato chiesto di dare un giudizio di gradevolezza a ciascun miagolio, al secondo di valutare l’urgenza che il “miao” voleva esprimere. Risultato: i miagoli più piacevoli sono risultati quelli brevi, con frequenze alte che tendevano a scendere di tono. Quelli d’urgenza, invece, più lunghi, di bassa frequenza e con il tono in crescendo, risultavano meno piacevoli da sentire. I ricercatori hanno concluso che i gatti hanno sviluppato i vocalizzi in funzione della percezione umana. Per questo i miagolii di piacere sono del tutto diversi da quelli che esprimono un’urgenza.

Per dimostrare l’effettiva influenza umana sui metodi di comunicazione felina, i ricercatori hanno registrato i vocalizzi dei gatti del deserto, i più probabili antenati dei gatti domestici. “I loro suoni non hanno nulla a che fare con il miao dei gatti domestici”, ha concluso Owren, “sono suoni più aspri e meno musicali. Quando li abbiamo fatti ascoltare allo stesso campione di persone, nessuno li ha attribuiti ai felini”. (r.p.)

Credit Photo: Carbonio interrogativo (©Marina Bidetti)

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