Microrganismi spaziali

Due specie di batteri e un fungo sono la prova che la vita può esistere anche a 41 chilometri di altezza sulla superficie terrestre. Questi microrganismi sono stati isolati da Milton Wainwright insieme a un team di biologi dell’Università di Cardiff, in Inghilterra. La scoperta, pubblicata sulla rivista Fems Letters, è frutto di un progetto sviluppato circa due anni fa da diversi istituti di ricerca indiani: cercare, cioè, l’esistenza di forme di vita nella stratosfera raccogliendo campioni di aria tra i 20 e i 41 chilometri di altezza. Così, attraverso una sofisticata apparecchiatura sterile supportata da un pallone, sono stati catturati grossi volumi d’aria, sottoposti poi all’analisi presso l’università inglese. E, sebbene vi fossero già evidenze della presenza di batteri nei campioni raccolti a 41 chilometri, soltanto grazie a Wainwright è stato possibile farli crescere in laboratorio. Si tratta di microrganismi molto simili a specie terrestri note, ma con alcune rilevanti differenze in specifiche proprietà, che potrebbero suggerirne una diversa origine. Questa scoperta costituirebbe quindi un supporto alla moderna teoria della panspermia, secondo la quale la Terra sarebbe stata colonizzata da forme di vita provenienti dalle comete. (v.n.)

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