Un moto più comune del previsto

La materia oscura potrebbe comportarsi in modo meno misterioso del previsto. In una simulazione al computer per studiare i movimenti nel corso di miliardi di anni di un gran numero di particelle di materia oscura, queste hanno mostrato un comportamento simile a quello della materia ordinaria. Lo hanno riferito Chung-Pei Ma della University of California e Ed Bertschinger del Mit al congresso annuale dell’American Physical Society a Filadelfia. La materia oscura, come suggerisce il nome, è invisibile direttamente perché non interagisce con la radiazione elettromagnetica. Eppure costituisce almeno un quarto dell’Universo. La sua presenza è rivelata dagli effetti gravitazionali sulla luce e sulla velocità delle stelle nelle galassie. È inoltre un ingrediente indispensabile dei moderni modelli cosmologici. “La materia oscura lascia tracce ovunque, ma ancora non sappiamo cosa sia”, afferma Chung-Pei Ma. Molti scienziati ritengono che ogni galassia sia avvolta da un alone omogeneo di questo tipo di materia, ma gli studi dei due ricercatori sembrano indicare che la verità potrebbe essere diversa. Le simulazioni, infatti, prevedono la formazione di migliaia di bolle di materia oscura di dimensioni più piccole in orbita intorno alle galassie. Un altro risultato interessante è che i movimenti delle particelle che le costituiscono sono perfettamente descritti dai cosiddetti moti browniani, ovvero quelli che governano le particelle di un gas ordinario. (s.b.)

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